Attenzione a non cadere nel fanatismo!
07 gennaio 2023, l’Ansa riporta quanto indicato dall’Istituto Superiore di Sanità nel suo rapporto esteso su “Sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale” e rende noto che: “Nei non vaccinati nella fascia di età fra i 60 e 79 anni il tasso di mortalità è triplo rispetto ai vaccinati con tre dosi e quasi sei volte più alto rispetto ai vaccinati con la quarta dose da meno di 120 giorni”. Insomma, ci sarebbe tutti da correre a vaccinarsi se non fosse che la realtà, quella da sempre omessa dai Governi, Conte, Draghi e Meloni, nonché da una pletora di “giornalisti” prezzolati e da sedicenti e improvvisati “guru” della medicina, più a loro agio nei salotti televisivi che nelle corsie d’ospedale, non fosse diametralmente opposta. Io, ad esempio, se dovessi riportare le esperienze personali, dovrei dire che negli ultimi due anni sono dovuto andare a porgere le mie condoglianze ad una trentina di amici e amiche, che improvvisamente avevano perso il marito, la moglie, i genitori e qualcuno, anche i figli di 15 e 16 anni, tutti accumunati dall’aver in corpo almeno tre dosi di “vaccino anti covid”. Ho visto morire amici e amiche molto cari, che credevano di aver sconfitto il cancro, improvvisamente risvegliatosi dopo la vaccinazione. Potrei dire che il covid io l’ho fatto, contagiato durante un pranzo da un familiare medico tridosato, potrei parlare solo delle mie esperienze e ci sarebbe davvero tanto da scrivere, ma non sarebbe giusto e forse non interesserebbe neanche ed allora, sperando di riuscirci, cercherò di scrivere per tutti, cominciando dalla nuda e cruda realtà, quella che pare essere stata persa di vista dalla maggior parte della gente. Partiamo dal “covid19”, virus mai isolato, quindi, “virus immaginario”, un po’ come quell’amico che molti hanno e che nessuno vede, tranne chi sostiene di averlo. Un “virus” per il quale non può esistere vaccino se prima non verrà isolato, è sempre stato così e credo che sarà così per sempre a meno che, seguendo i sermoni e ascoltando le prediche di importanti “sacerdoti” come Bassetti, Burioni, Pregliasco, Galli o Crisanti, non ci si voglia tutti convertire alla “scienzah”. C’è poi un altro fatto curioso, il “covid” è l’unica malattia in cui lo Stato è andato a cercare i malati mentre per tutte le altre patologie sono sempre stati i malati a cercare lo Stato, però, senza trovarlo.
Continuiamo, sul “covid”, ancora oggi, non è ammesso avere idee diverse da quelle promulgate dallo Stato e da tutti i partiti romanocentrici, siamo andati avanti sino ad ora con la cura indicata dal Ministero della Salute, “tachipirina e vigile attesa”, responsabile di oltre centosettantamila morti e nessuno, nemmeno la Corte Costituzionale, ha obiettato nulla. Ormai la scienza, quella “cosa strana” che le nostre virostar, i nostri medici di base, i medici vaccinatori, quelli rimasti ad indossare il camicie in ospedale con il ruolo di controllori di “green pass” ed i nostri politici ignorano, ci ha raccontato da tempo che i “sieri mRNA” non sono vaccini ma medicinali in via di sperimentazione. Ci ha raccontato da tempo che sono molto pericolosi e che modificano il DNA. Attraverso ricerche attente e scrupolose, ha reso noto che il sangue dei soggetti vaccinati tende a coagularsi; che risveglia tumori che si credevano sconfitti; che provoca miocarditi, infarti e ictus, nonché disabilità permanenti e malattie autoimmuni e fra queste anche l’Aids. Non solo, nessun organo d’informazione ha reso noto che la F.D.A aveva chiesto, mentre si procedeva ormai da tempo con le vaccinazioni a tappeto, 55 anni di tempo per pubblicare i dati sull’approvazione del “vaccino” Pfizer, quindi, oltre 20.000 giorni per pubblicare i documenti legati all’approvazione del “vaccino” Pfizer, invece, rilasciata in soli 108 giorni. Proseguiamo, credo non si sia mai visto, né sentito, un Presidente del Consiglio dire falsità gravissime come quelle pronunciate in conferenza stampa da Mario Draghi nell’estate del 2021: “L’appello a non vaccinarsi è l’appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire. Non ti vaccini, contagi, lui o lei muoiono.” E ancora: “Il “green pass” è una misura con la quale i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. E’ una misura che da serenità, non che toglie serenità.” Parole che potrebbero essere etichettate come stronzate, se Draghi fosse un mentecatto, siccome così non è, sono state le bugie di un uomo che sapeva benissimo di mentire, quindi, di un pericoloso assassino al soldo delle potenti banche d’affari, multinazionali e Big Pharma statunitensi.
Il Governo guidato da Mario Draghi arrivò ad introdurre l’obbligo del “green pass” per i lavoratori, cosa vista solo in epoca fascista; arrivò a decidere di multare con 100 euro gli over 50 che avevano deciso di non “vaccinarsi” ed il Governo Meloni, quello che avrebbe dovuto essere l’ennesimo Governo della “svolta”, non è stato nemmeno capace di cancellare questo ultimo, odioso, ripugnante e ridicolo provvedimento. Intanto, mentre gli italiani riuscivano ad accettare tutto, mostrando alle generazioni future come si fa ad annientare una civiltà, si assisteva, la maggior parte della gente felice di essersi fatta inoculare la terza dose di siero magico, alla vergogna della sanità pubblica, capace di regalare ai cittadini italiani dagli otto ai dodici mesi di attesa per una visita oncologica, che privatamente si poteva e si può ottenere in 48 ore.
Intanto le morti improvvise diventavano la vera pandemia, seppur trovavano giustificazione, come riportato da importanti giornali e TG, interlocutori privilegiati dei “sacerdoti” della “scienzah”, nel troppo caldo, nel troppo freddo, nel troppo stress, nel troppo sport, nella troppa gioia, nel troppo sesso, nelle troppe delusioni e nel troppo tutto. Così, in ossequio al troppo tutto e di più, si scopriva che il Ministero della Salute aveva rilasciato specifici protocolli a medici e farmacie, affinché le forme parainfluenzali venissero registrate come covid attraverso l’uso di tamponi tarati per i virus influenzali e parainfluenzali. Si registravano le parole di Bassetti che a proposito del Ministro della Salute diceva: “Scandaloso che Speranza non sia vaccinato.” Si leggevano le precisazioni di “Moderna”, che confermava l’aumento dei casi di miocarditi nei soggetti vaccinati e le ammissioni di “Pfizer”: “Non abbiamo fatto test per fermare i contagi, nessuno ce l’ha chiesto”. Intanto le Big Pharma finivano sotto inchiesta, della quale non si sa più nulla, per aver pagato tangenti a politici, funzionari e medici di tutto il mondo, anche italiani. Si ascoltava Alessia Morani, deputata del PD, che avvisava: “Non chiamateli no-vax, chiamateli col loro nome: delinquenti.” E Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, che precisava: “Mi fanno schifo i voti dei no-vax. Io non li voglio.” E ancora, Domenico Arcuri, mentre ricopriva il ruolo di “Commissario Straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica covid 19”, che veniva intercettato a dire con i suoi mediatori: “Speriamo nel lockdown, sai quanti soldi?” E succedeva anche che il Ministro dell’Istruzione, Lucia Anzolina, eletta in forza al Movimento 5 Stelle, in nome del contrasto al “covid19”, decidesse di sputtanare una bella vagonata di milioni di euro per dotare le scuole di banchi a rotelle, poi rottamati con spesa aggiuntiva a carico dei contribuenti, perché inutilizzabili.
Questo a grandi linee ciò che è accaduto, si sono inventati un virus con l’obiettivo più volte proclamato da alcuni dei suoi inventori e finanziatori, Klaus Schwab (Presidente del Forum Economico Mondiale), Bill Gates (fondatore di Microsoft Corporation e principale finanziatore dell’O.M.S.) e Henry Kissinger (già Segretario di Stato U.S.A., da sempre fra gli attori protagonisti, come Schwab e Gates, dei meeting di Davos e del “Gruppo Bilderberg”), per ridurre drasticamente la popolazione mondiale, non attraverso la “pandemia”, ma attraverso la “cura”, così da addivenire in breve, entro il 2030, ad un nuovo ordine mondiale, con governi fantoccio e popolazioni spaventate di tutto, facilmente manipolabili, senza più storia, identità e capacità di reazione. In ultimo, sarebbe bello avere politici veri, medici e giornalisti veri, ma se il popolo questo esprime e questo accetta, è giusto che l’Istituto Superiore di Sanità, pesantemente redarguito e richiamato all’ordine, quando nell’ottobre del 2021 pubblicò dati inconfutabili secondo i quali dei 130.468 decessi imputati dal Governo alla pandemia solo 3.783 potevano essere ricondotti al covid, oggi dica quello che gli ordinano di dire, basato su ipotesi e dati non verificati e non verificabili. Or dunque, come ebbe a scrivere un mio grande corregionale del passato, Lorenzo De Medici: “Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol essere lieto, sia: di doman non c’è certezza. Quest’è Bacco e Arianna, belli, e l’un dell’altro ardenti; perché ’l tempo fugge e inganna, sempre insieme stan contenti.” E’ la prima dei sette ottonari che compongono la ballata conosciuta come “Canzona di Bacco”, contenuta nei “Canti carnascialeschi”, risalente al 1490 d.C., nell’epoca in cui l’autore governava con prestigio la Firenze rinascimentale. E’ un invito alla spensieratezza ed a godere delle gioie della vita di cui la giovinezza è il simbolo; è l’esaltazione del piacere e dell’importanza di cogliere l’attimo e nonostante il tema popolaresco, legato ai piaceri carnali, l’ebrezza e il Carnevale, il sottofondo stilistico e lessicale della “Canzona di Bacco”, in ossequio ai proverbiali ideali laurenziani che diedero il via al Rinascimento, è squisitamente umanistico e fondato sulla civiltà classica. Nella vicenda di Bacco e Arianna, dei satiri e le ninfe, di Sileno e Mida, il Granduca di Toscana, a mio avviso, però, aveva voluto creare un preciso parco di riferimenti culturali antichi ed elevati da contrapporre al fanatismo religioso, cristiano, bigotto, ma anche assassino di Girolamo Savonarola. Chi vuol intendere, intenda, oggi siamo di fronte a fanatismo di altra specie, però, molto più pericoloso!
Il Segretario Federale
Paolo Bini