Lettera aperta dell’Avv. Augusto Sinagra all’On.Giorgia Meloni
Era il 25 luglio di quest’anno quando il giornale multimediale “AgenziaStampaItalia” pubblicava la lettera, sotto riportata integralmente, del Professor Augusto Sinagra. Ora le elezioni politiche sono passate, elezioni che ci hanno visti impegnati, nonostante dalle stesse fossimo assenti, a parlare con le persone per far capire a queste che nulla sarebbe cambiato indipendentemente dal loro voto. Elezioni che abbiamo disertato per evitare di essere complici della legittimazione del prossimo governo. Elezioni farsa, volute da Mattarella e Draghi perché a gran voce, nelle stanze giuste, richieste dai nostri “alleati” americani. Elezioni che non a caso hanno visto l’affermazione di un partito atlantista, Fratelli d’Italia, capeggiato da Giorgia Meloni, leader politico italiano, più che mai schierato in favore del “green pass” e dell’interventismo militare contro la Russia. Non abbiamo pubblicato questa lettera durante la campagna elettorale, seppur molto tentati di farlo, ma ora, visto che tanti banchettano e festeggiano, inconsapevoli di ciò che sarà, la vittoria del “centro-destra”, abbiamo deciso di farlo per aggiungere alla nostra opinione quella di un grande uomo di cultura, universalmente riconosciuto come tale, quale è il Professor Augusto Sinagra. Spero possa essere utile a rimettere in moto cervelli che da troppo tempo hanno smesso di svolgere il compito assegnatogli dal Creatore. Buona lettura.
Paolo Bini
Egregia Signora,
non essendo né un supponente né un saccente, mi lasci dire che mai avrei pensato di darle la confidenza di rivolgerle pubblicamente alcune considerazioni riguardanti il suo ruolo.
Parto dall’ultima notizia: lei sta facendo cancellare dai social tutte le sue esternazioni a favore dei sieri genici che hanno provocato sofferenze e morte. Di questo lei era ed è consapevole. Così pure sono scomparsi i suoi post di sostegno all’infame green pass.
Ovviamente, lei ha dato queste disposizioni in vista delle prossime consultazioni politiche per poter continuare a gabellare gli elettori e acquisire voti. Già questo dà la misura della sua consistenza etica e politica. Ma è da tempo che lei fa politica con l’inganno.
Lei è la stessa persona che è corsa ad inserirsi nell’Aspen Institute che è la fogna del peggiore globalismo e della peggiore finanza internazionale speculativa. Non ha esitato ad assumere la presidenza, nel Parlamento europeo, del Partito dei Conservatori.
Ogni suo atteggiamento, condotta, azione politica, posizionamento partitico è stato sempre funzionale ai suoi personali interessi anche a livello familiare, facendo eleggere Deputato pure suo cognato.
Io la conosco da tempo e lei lo sa, e mi ricordo le sue dichiarazioni di fedeltà alle idee fasciste, i suoi sgambettanti saluti romani, i suoi scimmiottamenti di quella che possiamo definire la liturgia fascista. Questo ai tempi del Fronte della Gioventù.
Si possono conservare le idee anche partecipando ad altre formazioni partitiche non rappresentative di quelle idee ma lei ha fatto di più e ha superato ogni misura pur di acquisire consensi e appoggi per la sua carriera politica perché, egregia Signora Meloni, è così che lei intende la politica e cioè come strumento attraverso il quale fare “carriera”.
Lei oggi aspira legittimamente, come chiunque altro, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ma se dovesse conseguire anche questo risultato di “carriera”, questo avverrà all’esito di un lungo percorso lastricato di opportunismo, contraddittorietà, tradimenti politici e ideali.
E anche abiure: lei è la stessa persona che dichiarò pubblicamente di non volere fascisti nel suo Partito. Ne sia assolutamente sicura: i fascisti veri se ne tengono alla larga perché sono ben consapevoli che il pericolo viene da destra e il nemico è la borghesia parassitaria. E lei interpreta perfettamente la peggiore destra e la peggiore borghesia.
Sono consapevole che accreditandola ora come una antifascista, contribuisco alla sua “carriera” politica. Non mi aspetto un ringraziamento, ma dovrebbe farlo sempre per il suo innato senso dell’opportunismo.
Lei è la stessa persona che votò la fiducia al governo Monti, che votò l’infame legge Fornero, il pareggio di bilancio inserito addirittura nel testo costituzionale. Non votò il “fiscal compact” solo perché, come lei ebbe a dire, quel giorno non era in Parlamento. Forse attendeva ad altri impegni per lei più convenienti.
Poi abbiamo avuto la pantomima della finta opposizione al governo di Mario Draghi che ha tormentato il Popolo italiano anche per merito suo e del suo Partito che abusivamente porta il nome creato da Goffredo Mameli.
Lei si dichiara “atlantista”, sostenitrice fedele della NATO e favorevole all’invio di armi e Soldati italiani in Ucraina. Capisco che per la sua “carriera” ha bisogno dell’appoggio del deep State USA che ha insanguinato e insanguina il mondo ma, accecata dalle sue ambizioni, ha perso il senso dell’etica politica e della cura degli interessi nazionali.
La strada che lei percorre è anche intrisa di sangue.
Lei è tra i personaggi politici che più si sono impegnati negli ultimi due anni e mezzo, attraverso lo strumento della asserita epidemia, a devastare non solo l’economia e la politica intesa in senso alto, ma soprattutto a devastare le coscienze dei cittadini.
Non ho e non ho mai coltivato aspirazioni elettorali ed è con riguardo a questo mio personale posizionamento apparentemente solitario (ma non è così perché di Camerati veri e di Cittadini onesti ce ne sono molti di più di quanto lei immagini) e questo mi dà “titolo” per marcare, per mia fortuna, le differenze fra me e lei.
Io ho sempre vissuto del mio lavoro, come molti altri. Lei non può dire lo stesso perché lei non ha mai lavorato e non conosce la fatica e la gioia del lavoro.
Io non ho mai tradito le mie idee, lei lo ha fatto già da tempo e continua a farlo.
Mediti sulle parole dell’Autore dei “Canti pisani”: “Se uno non è capace di sostenere le proprie idee, o non valgono niente le idee o non vale niente lui”.
Lei ovviamente non avrà il mio voto ma stia pur tranquilla che da tanti e tanti altri non avrà sostegno elettorale poiché tra le tante altre cose ce n’è una in particolare che lei e i suoi palafrenieri non avete capito: gli Italiani non sono stupidi.
In chiusura di una lettera, dovrei rivolgerle i saluti ma non lo faccio. Non sono un ipocrita.
Augusto Sinagra