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Vista e udito sono nella sufficienza, per il resto, è chiaro cosa pensano a “Roma” degli italiani

by / giovedì, 08 settembre 2022 / Published in Giustizia e società

Abbiamo assistito, ancora una volta inermi, quasi che a lasciar fare ci fosse qualcosa da guadagnarci, a scelte governative tanto assurde quanto devastanti; ancora una volta, Italia Terra Celtica si è trovata, dall’insediamento del primo Governo Conte sino alla follia politico-istituzionale del Governo Draghi, sola a fare opposizione, ad informare gli italiani su ciò che realmente stava e sta accadendo nel Paese. Partiti, partitini, associazioni e movimenti politici, schierati contro il Governo Draghi, a dire il vero, ne abbiamo visti tanti e molti li abbiamo anche contattati e incontrati, però, senza nessuna fortuna. Abbiamo però capito che a tutti interessava apparire, urlare, sbraitare, ma a pochissimi interessava agire, fare qualcosa di concreto, organizzare, ad esempio, una grande coalizione pronta a battersi realmente e con possibilità di vittoria contro il potere partitocratico romanocentrico. Poi, a nessuno interessava la nostra proposta politica, che vuole, imprescindibili, la riforma federalista dello Stato, l’uscita dalla N.A.T.O. e dall’unione monetaria europea. Così siamo arrivati ad oggi con le elezioni politiche che si stagliano sul vicino orizzonte del 25 settembre, con Letta e Meloni, entrambi rappresentanti di una destra reazionaria, che su opportune barricate opposte, chiedono agli italiani di votare per quello che sarà il “Governo della svolta”; con Letta e Meloni che con il loro appello al voto, a ben ascoltare ed a ben vedere, altro non fanno, se non fornire un’alibi alla vecchia nomenklatura avida e tangentista; con Letta e Meloni schieratissimi, quasi che Pd e Fratelli d’Italia siano un unico partito, a difesa dei privilegi corporativi che hanno, di fatto, portato l’Italia alla rovina. Ora si sente di tutto, o meglio si sentono i soliti slogan, ormai desueti, che vorrebbero il prossimo Governo, a seconda che a promettere sia Letta, Calenda, Di Maio, Zingaretti o Berlusconi, Salvini e la Meloni, impegnato nella lotta alla mafia, nella risoluzione dei problemi del Mezzogiorno, nella cancellazione dell’identità di genere, nel dare case e reddito a sfaccendati e nullafacenti, nello stoppare l’immigrazione clandestina e perché no, qui tutti daccordo, nell’introdurre l’obbligo vaccinale contro qualsivoglia malattia ritenuta troppo pericolosa dall’O.M.S.. Intanto infuria la guerra fra Ucraina e Russia; la Cina fa capire al mondo che nessuno potrà fermare la sua volontà di riannettere la Repubblica ribelle di Taiwan; nello Yemen continuano i massacri di civili ad opera dell’Arabia Saudita; tornano a soffiare impetuosi venti di guerra in Kosovo, dove non è mai terminata la carneficina dei civili di origine serba ad opera dei kosovari, benedetti e protetti dagli Stati Uniti d’America e la Libia sta nuovamente per esplodere dopo il colpo di Stato armato promosso nel 2011 dalla N.A.T.O. ed eseguito dall’esercito statunitense e dalla Legione Straniera francese con l’infame complicità italiana. Tutto questo è taciuto da tutti gli schieramenti politici che si presentano al voto, quindi, nessuno può sapere quale sarà la posizione dell’Italia in merito a quanto sta accadendo nel mondo, seppur pare scontato che continueremo ad essere gli scendiletto degli “amici” americani. Nel frattempo, si apprende che il Governo Draghi, ormai caduto, che dovrebbe rimanere in carica solo per la normale amministrazione, nel silenzio dei partiti impegnati a promettere mari e monti in cambio del voto e dei media, inginocchiati nell’attesa del suo ritorno, ha stanziato 200 milioni di euro in favore dell’Ucraina, necessari a pagare gli stipendi arretrati degli insegnanti ucraini ed ha, non si capisce bene la motivazione ufficiale, bonificato il conto del magnate statunitense, Bill Gates, di 100 milioni di euro oltre ad aver conferito enormi poteri a nuove figure tecniche create dal “grande” Mario Draghi. Insomma, il Paese crolla, ormai sin troppo palesemente, sotto un mare di debiti, gli ultimi di oltre 130 miliardi di euro contratti sotto l’illuminato “Governo dei Migliori”; la disoccupazione reale è ormai di gran lunga superiore all’occupazione a tempo indeterminato; gli stipendi sono fra i più bassi d’Europa e del mondo; la precarietà è ormai la normalità; la delinquenza è incontrollabile così come l’immigrazione clandestina, che ormai è arrivata a regalarci un migliaio di nuovi clandestini ogni 24 ore; la sanità pubblica è a pezzi, mancano medici e infermieri, la follia dell’ultimo Governo nazi-fascista ha portato alla sospensione e alla radiazione di oltre 7.000 medici e più di 16.000 infermieri, rei di aver rifiutato la “vaccinazione anti covid” e, soprattutto, colpevoli di non aver taciuto sulla pericolosità mortale del siero genico, ribattezzato per motivi esclusivamente politici, “vaccino anti covid”; la scuola pubblica, divenuta sin dalle medie inferiori luogo franco per lo spaccio di stupefacenti, agonizza senza insegnati e professori, anche loro sospesi, senza stipendio, per aver rifiutato di “vaccinarsi” contro il covid, eppure, nonostante tutto ciò, nonostante non ci sia italiano, dotato di vista e udito nella sufficienza, che non sia costretto a dibattersi in tale, devastante realtà, pare ancora che la gente sia disposta a recarsi alle urne per legittimare questa classe politica, certamente la peggiore mai vista sul pianeta Terra. E’ ovvio, a Roma credono di aver a che fare con un popolo di rincoglioniti!

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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