Ora vi racconto la verità sul perché a tante parole non corrisponde poi nessun fatto
Ora, giusto perché, come più volte ho avuto modo di dire e di scrivere, non ci interessano i consensi degli stupidi e di coloro che vedono la politica come una scorciatoia per riempirsi immeritatamente le tasche, voglio, per tutti i nostri iscritti; per i nostri militanti, che non sono però dentro ai gangli decisionali di Italia Terra Celtica e per tutti i nostri lettori che, a vedere la distribuzione de “La Terra del Sole”, sono davvero molti, raccontare come le formazioni politiche “contrarie” a vivere nel “Draghistan” stanno organizzandosi per affrontare lo scontro politico contro il regime partitocratico romanocentrico. Dunque, per ciò che ci riguarda noi è dall’inizio dell’anno che cerchiamo di avere incontri e dialoghi con gli innumerevoli partiti, partitini, associazioni e movimenti nati a seguito della folle gestione governativa della “crisi pandemica”. A dire la verità in molti si sono sottratti al dialogo, mostrandosi incomprensibilmente gelosi del loro “orticello”, quasi temessero fossimo dei “razziatori di verdure”. Altri li abbiamo incontrati, anche più volte, a tutti abbiamo sempre detto chiaramente che per noi non è prioritario apparire col nostro simbolo, ma è prioritario dare forma ad una forza politica federalista capace di insediarsi in forze, con donne e uomini fidati, in Parlamento e nel Senato della Repubblica. A tutti abbiamo teso la mano senza nessun secondo fine ed a tutti abbiamo assicurato il nostro massimo impegno sul territorio nel caso si fossero mostrati interessati a sostituire “l’orticello” con un grande e potenzialmente sconfinato “campo”. Bene, devo dire che nessuno ad oggi ha mostrato interesse in tal senso, tutti hanno mostrato quale priorità assoluta il mantenimento della loro identità, addirittura, alcuni di questi, nati ieri, ci hanno proposto il loro tesseramento e il conseguente scioglimento di Italia Terra Celtica. Ora, io non voglio dire nulla di diverso da ciò che scrivo, quindi, non c’é neanche da leggere questo articolo cercando di individuarne qualche messaggio nascosto tra le righe. Semplicemente, al di là degli strali e delle invettive che in molti urlano, attraverso i social ed anche nelle piazze, contro questo governo fascista, ben rappresentato da Mario Draghi, nei fatti, pare non interessi a nessuno la creazione di un forte fronte democratico e federalista; pare che il partitino e il simbolino da mettere sulle schede elettorali siano più importanti della LIBERTA’ e della DEMOCRAZIA.
Quello che ho visto, sentito e tastato con mano negli incontri tenuti con molte di queste neonate forze politiche mi ha lasciato sbigottito, nemmeno i lockdown; la vaccinazione obbligatoria; milioni di effetti avversi, moltissimi dei quali mortali; l’appoggio militare all’Ucraina nella guerra contro la Russia; centinaia di migliaia di partite iva gettate alle ortiche; l’incremento esponenziale della delinquenza, dei suicidi, dell’immigrazione clandestina e della disoccupazione, sono riuscite a cancellare il vigliacco opportunismo degli italiani. Tutti a presentarsi quali Presidenti, Segretari, Responsabili Regionali o Provinciali di questo o quel partito, associazione o movimento, definendo ciò che stanno facendo: “un grande lavoro che non può rischiare di fallire agendo in simbiosi con Italia Terra Celtica”. Tutti, però, disposti a riceverci come tesserati pronti a rispettare il loro Statuto, che in molti casi, ho riscontrato che ancora doveva essere scritto. Insomma, Draghi non lo vuole nessuno, tutti, parlo ovviamente di quanto mi hanno dichiarato i tanti astri nascenti della politica, si sono detti contrari al consociativismo portato avanti da Lega, Pd, 5 Stelle e Fratelli d’Italia, ma tutti, però, non sono riusciti ad uscire dallo schema classico che da sempre avvelena la politica italiana, quella dei partiti, dei simboli, delle ideologie morte e sepolte sotto mezzo secolo abbondante di corruzione e tangenti. Il simbolo prima di tutto e nel simbolo il nome del leader, poi, se si vince bene, se si perde, ma si entra in Parlamento con gli amici giusti, ancora meglio, meno responsabilità e stessi soldi, insomma, io l’ho capita così: “lascia stare Paolo, se vuoi venire con noi un posto c’è, portaci i tuoi iscritti e poi al momento giusto ce ne ricorderemo”.
Cosa dite, l’avrò capita male, o invece l’ho capita giusta?
Non so, certo mi sarei aspettato un maggior interesse. Certo, a meno non si creda, come pare sia molto probabile, che per i prossimi dieci anni in Italia non ci saranno più libere elezioni, mi sarei aspettato un dialogo sincero, senza posizioni di trincea, atto a definire una strategia di propaganda politica, il modo e il metodo di arrivare nelle case degli italiani, tutte cose, ahimè, che non ci sono state. Noi, lo ripeto, a tutti abbiamo detto chiaramente che il simbolo non è cosa prioritaria e che non abbiamo preclusioni ad offrire le nostre donne, i nostri uomini e la nostra organizzazione, maturata in oltre 15 anni di attività politica territoriale, alla causa, che però deve prevedere la riforma federalista, l’abbandono della N.A.T.O. e dell’Unione Europea. Noi crediamo che all’interno di questo schema, elaborato oltre oceano, i cittadini siano visti come utili schiavi ai quali regalare l’illusione di libertà, però, vincolata all’accettazione da parte degli stessi di qualsivoglia obbligo provenga dal Governo. Presto, nulla cambiando, sarà così in tutto il mondo appartenente alla N.A.T.O., l’Italia, come per i “vaccini anti covid”, ha fatto da apripista, è stata il laboratorio sperimentale dove, ormai palesemente slegato da qualsivoglia regola democratica, il Capo del Governo è dal novembre 2011 con Mario Monti, che viene nominato dal Presidente della Repubblica, in ossequio al volere delle grandi multinazionali americane e dell’Unione Europea, senza che questi venga indicato da nessun partito in campagna elettorale.
Italia Terra Celtica è dall’ottobre 2005 che è sola sul fronte dell’opposizione extraparlamentare, molti dei sedicenti leader di partito, partitino, associazioni o movimenti, incontrati in questi mesi, sino alle scorse elezioni politiche erano affaccendati a portare voti a coloro che oggi appoggiano il Governo Draghi e questo sia chiaro, per noi non è una discriminante, in fondo “la luce sulla via di Damasco” non tutti la incontrano lo stesso giorno e nemmeno lo stesso mese o lo stesso anno, quindi, volendo vedere in tutti la buona fede, allo stesso modo, non posso far altro se non rilevare che nei nostri confronti, tutte queste formazioni politiche nate ieri, dalle quali sembrano già pronte a nascerne di nuove domani, la buona fede è stata scartata a priori.
Italia Terra Celtica conta migliaia di iscritti, distribuisce ogni mese migliaia di volantini di propaganda, conta molti militanti, diversi Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, certo non siamo nelle aule parlamentari, né occupiamo gli scranni delle Regioni, dei grandi comuni o delle Città Metropolitane, ma noi sul territorio ci siamo da molti anni, abbiamo un’organizzazione collaudata che si basa sul volontariato, sull’amicizia e sulla collaborazione, siamo disposti a lottare seriamente per portare in Italia ciò che di fatto non c’è mai stato: Federalismo, Democrazia e Libertà.
Siamo a disposizione, vedremo se prevarrà ancora una volta l’opportunismo italiota o se, fra i tanti nuovi o meno nuovi soggetti politici, sedicenti d’opposizione, ce ne sarà qualcuno con cui poter lavorare seriamente al progetto di una nuova Italia libera la giogo della N.A.T.O. e della U.E.
Il Segretario Federale
Paolo Bini