Sta a vedere che abbiamo sparato a quelli sbagliati!
Pensate, era il 2008 quando un amico molto più anziano di me, già Comandante partigiano nelle Brigate Matteotti, con il quale, quando ne avevo occasione mi intrattenevo volentieri per parlare e discutere della situazione politica, sociale ed economica italiana, mi disse: “Sta a vedere che abbiamo sparato a quelli sbagliati”. Non era una battuta, piuttosto erano parole che tradivano la seria riflessione di un uomo, un combattente deluso, già allora, dall’assurdo e inqualificabile comportamento della nostra classe politica.
Oggi questo amico non c’è più, non è mancato solo un uomo, ma anche un pezzo della nostra storia, quella della Resistenza di cui tutti i partiti, senza averne alcun merito, da sempre cercano di appropriarsi. Almeno si è evitato l’assurdo e inqualificabile “spettacolo” della fanta-pandemia, del vaccino obbligatorio, della tessera nazi-fascista denominata “green pass” e del popolo italiano che pare aver dimenticato fin dove ci portò la vigliaccheria, il menefreghismo e l’arroganza.
Era il 2008 e già si era reso conto che tutto ciò per cui aveva combattuto, per cui aveva rischiato la vita, rimanendo ferito più volte nei combattimenti contro i fascisti e le SS, stava per andare in fumo. Mi raccontava di tanti giovani e giovanissimi compagni di Brigata caduti sul campo di battaglia e visti all’opera governi guidati da Berlusconi, Prodi e D’Alema; vista la dismissione dello Stato in favore dei privati; visti i bombardamenti di Belgrado e le continue promesse di leader politici sempre più simili a piazzisti e imbonitori televisivi mi diceva: “Ti rendi conto Carlo, ho ucciso, ho visto morire amici e amiche, ho marciato con il sole, con la pioggia, con la neve e anche nel fango creato dal sangue e dalla terra, per cosa?!” Si era reso conto che i valori per i quali aveva combattuto, Libertà, Democrazia e Giustizia, venivano quotidianamente calpestati e sviliti da un’accozzaglia di politici che non meritavano di vivere nell’agiatezza e nel lusso. Aveva gli occhi lucidi quando diceva: “Quante vite sacrificate sull’altare della libertà e poi per cosa, per finire occupati dagli americani?!”
Ora lui non è più qui, ma sia chiaro, rifarebbe tutto ciò che aveva fatto, però con una grande differenza rispetto al passato, non lascerebbe ad altri il compito di far politica, ci proverebbe, da guerriero, in politica come sul campo di battaglia. Lui, prima di lasciarci, rimase sensibile al messaggio di Italia Terra Celtica, diventò uno dei nostri, la voce della verità, quella che era riuscita ad uscire indenne dalle bombe, dai cannoni, dagli agguati e dagli scontri a fuoco, era un Comandante partigiano nelle Brigate Matteotti, un’uomo che ne aveva viste tante e che ne poteva raccontare di più.
Era il 2008 e quell’uomo, comunque un uomo semplice, un uomo che aveva combattuto, sofferto e rischiato la vita per un grande ideale di Libertà, aveva capito, aveva capito tutto, oggi, 2022, invece, mi sento circondato da gente che per scelta, non capisce un cazzo di niente!
I risultati ottenuti dalla politica italiana sono a dir poco catastrofici, certamente per colpa dei politici, ma soprattutto per colpa degli elettori. Troppi sono i problemi, i guai ed i guasti, alcuni riparabili solo da un miracolo, provocati al Paese dalla partitocrazia romanocentrica. Le cronache quotidiane, seppur edulcorate e molto fantasiose; seppur ostaggio di media compiacenti, non possono far a meno di mettere in risalto la deriva dell’economia italiana; il livellamento verso il basso della qualità della vita; l’aumento esponenziale della criminalità; le fabbriche che chiudono; il folle aumento della disoccupazione e della povertà; la deriva della scuola e la cancellazione del Dicastero dell’Istruzione; la sanità pubblica prossima alla sparizione, così come lo Stato sociale e come la Giustizia, ormai divenuta esclusiva proprietà dei partiti e dagli stessi utilizzata e sfruttata solo per interessi politici.
Negli anni l’elettorato italiano, di promessa non mantenuta in promessa non mantenuta, ha assistito, fregandosene, ad un vero e proprio scempio di valori ad opera della partitocrazia romanocentrica, la quale ha disperso nel nulla le ceneri di onestà, sincerità, altruismo, senso del dovere, spirito di sacrificio, amore e pace. L’ha fatto nel modo più subdolo ed abbietto, applicando due diversi modi di governare, che si possono così riassumere: a chi lavora onestamente, si comporta da buon cittadino e paga le tasse, viene applicato un severo e ferreo controllo, una sorta di vero e proprio sfruttamento, tipico dei regimi totalitari; a chi delinque abitualmente, a chi vive di espedienti a carico della società, viene concessa la massima della tolleranza, una sorta di vero e proprio protezionismo, che ancor più invoglia a delinquere ed a vivere alle spalle di chi lavora.
Di fatto era il 2008 e il mio amico, Comandante nelle Brigate partigiane Matteotti, aveva capito, nonostante non fosse più un giovanotto, che la fine sarebbe stata prossima, che non poteva durare a lungo ed oggi, 2022, nonostante l’Italia non esista praticamente più, governata da ben 11 anni da gente eletta da nessuno, fallita senza nessuna speranza di ripresa economica, schiacciata da debiti enormi, ridotta ad una colonia americana, senza più una moneta, senza più una banca di Stato, senza la possibilità di incidere sui prezzi di telefonia e energia, ancora, la quasi totalità della popolazione, non ha capito nulla e in maniera, tanto stupida quanto arrogante, preferisce continuare a non capire nulla!
Il Presidente Federale
Carlo Verna