Gli scheletri a poco a poco escono dagli armadi…
Di seguito un piccolo stralcio, comunque degno di nota, di quanto reso pubblico in Italia attraverso “byoBlu” la TV dei cittadini (canale 262 digitale terrestre).
Ma prima, per chi non ne ne avesse ancora sentito parlare, vediamo sinteticamente chi è Robert Wallace Malone. Senz’altro uno fra i medici e biochimici statunitensi più conosciuti al mondo, Malone è stato uno dei pochi che, visti i danni causati dal “vaccino anti covid”, ha cercato di promuovere una corretta informazione sulla sicurezza dei sieri genici spacciati per vaccini. E’ stato uno dei primi a concentrare i suoi lavori sulla tecnologia “mRNA”, sui prodotti farmaceutici e sul loro riutilizzo. E’ fra i ricercatori che ha posto le basi teoriche e cliniche delle terapie geniche “mRNA” e “DNA” e questo già nel 1988 dal “Salk Institute”
“È FRODE SCIENTIFICA”: ROBERT MALONE ANNUNCIA “CONSEGUENZE LEGALI”. RESA DEI CONTI?
Robert Malone: “È frode scientifica”
Una prima analisi dei “Pfizerfiles” di marzo ha invece sottolineato la trascuratezza delle analisi di laboratorio, segnalate la prima volta in un’inchiesta del BMJ.
Non pochi dubbi riguardo ai trial clinici, che sarebbero stati direttamente organizzati e portati avanti da Pfizer stessa.
Si inizia a capire perché Pfizer, l’FDA e le istituzioni sanitarie hanno cercato in tutti i modi di evitare che la documentazione riguardo al farmaco anti-Covid fosse resa pubblica.
“Secondo me, trattenere dati scientifici è frode”, tuona Robert Malone ai microfoni di The New American (TNA).
Lo scienziato statunitense, profondo conoscitore della tecnologia mRNA, ha sempre denunciato le incongruenze del preparato realizzato con la medesima tecnica e somministrato a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo.
Per la sua visione critica, Malone era stato oggetto di attacchi da parte della stampa mainstream, culminati con il blocco su Twitter dello scienziato.
“La CDC è un’arma politica”
“Se pubblicassi uno studio che si basa su una grande mole di dati epidemiologici e decidessi di renderne pubblici soltanto una parte per sostenere un certo tipo di narrazione, sarei colpevole di frode scientifica.
Lo studio verrebbe rimosso e io sarei cacciato dalla mia istituzione accademica”, spiega Malone. Il biochimico si scaglia poi anche contro le istituzioni sanitarie degli Usa:
“Nel corso degli anni, la CDC è diventata sempre più un’arma politica, smettendo di svolgere la sua vera funzione – ha commentato Malone -.
Sono loro i responsabili della diffusione corretta dei dati scientifici.
Hanno smesso di svolgere questo ruolo […] Ed è ora diventata chiaramente un’organizzazione politica, il braccio destro della classe dirigente, e quello che è stato fatto, secondo me, è semplicemente osceno”, ha aggiunto lo scienziato.