Paura, minacce, dati falsati e mancanza di dignità, in breve l’Italia partitocratica.
Allora, anche io sono sulla stessa lunghezza d’onda del nostro Responsabile Organizzativo Federale Irina Tancau, vorrei tanto fare un’analisi politica, si avvicinano le elezioni amministrative; gli U.S.A. hanno dimostrato al mondo, dopo 20 anni di occupazione dell’Afghanistan, chi sono veramente e quali sono in realtà i loro sporchi interessi; l’Ungheria minaccia di lasciare l’Unione Europea e farebbe bene a farlo per il proprio bene; la Turchia si erge a Nazione spartiacque fra l’invadenza statunitense e la resistenza russa; la Cina, sempre padrona del debito pubblico a stelle e strisce e sempre più padrona di mezzo continente africano, sembra orientata ad abbandonare il suo ruolo di locomotiva mondiale e sembra più orientata, nei suoi uomini di potere, a cedere alla corruzione del dollaro; l’Italia, ormai divenuta l’unico “approdo sicuro” per centinaia di miglia di profughi africani, è ormai un Paese governato dalla massoneria, un Paese senza governo e senza nessun orientamento politico. Avrei voluto scrivere di questo e lo farò, ma oggi mi sento obbligato, visto quello che sta accadendo censurato dai media mainstream e sentite le dichiarazioni di molti pazzi irresponsabili, fra cui a pieno titolo vanno inseriti i tanti televirologi, i rappresentanti del Governo e tutti, chi più e chi meno, siedono nelle poltrone ovattate di Camera e Senato, a parlare dell’italica gestione della “pandemia da covid19”. Bene, guardiamoci dunque intorno, se possibile senza pregiudizi, senza farci risuonare nel cervello le minacciose parole di Draghi e Bassetti e in definitiva cosa c’è da vedere se non che la gran parte delle morti addebitate al virus che si vuole proveniente dalla Cina, ma su questo nutro forti dubbi, si sono verificate per le clamorose terapie sbagliate, “tachipirina e vigile attesa” docet, messe in campo dalla nostra sanità pubblica che, sottodimensionata rispetto alle esigenze reali del Paese e soprattutto, lasciata nelle mani di gente palesemente incompetente, incapace di recepire i suggerimenti e le raccomandazioni di medici e professori, anche Premi Nobel per la medicina e la chimica come Luc Montagnier e Michael Levitt, ha fatto, forse, più danni del virus stesso. Ora ci troviamo a dover affrontare un livello di stupidità pazzesco, che vede in personaggi quali Matteo Bassetti, Roberto Burioni, Fabrizio Pregliasco, Massimo Galli e Ilaria Capua la sua massima espressione. Tantè, sicuramente mossi da altri interessi, non riconducibili alla salute pubblica, noi ci dibattiamo dal marzo 2020 tra le dubbie ed incomprensibili decisioni del Governo Conte e poi del Governo Draghi che rispetto al primo, come ho avuto modo di scrivere in tempi che per molti non erano minimamente sospetti, si è rivelato per il popolo italiano molto più pericoloso. In breve tempo, sostenuto da partiti che tutto rappresentano, ma non gli elettori, è arrivato a trattare la Costituzione come carta straccia, così, mentre vengono presi ad esempio Stati come l’Australia e la Nuova Zelanda, colpiti dalla pandemia solo marginalmente, dove è vigente uno stato di polizia che la storia ci dice simile solo a quello vigente nella Germania Est occupata dalle truppe sovietiche, si tende a non parlare del modello svedese. Nello Stato nordico la pandemia è stata vissuta come una normale influenza e come tale è stata affrontata, i morti sono stati pochissimi, le attività commerciali e produttive non si sono mai fermate, l’obbligo vaccinale non esiste e non è mai esistito e normalmente chi si ammala, curato seguendo protocolli sanitari appropriati, senza ricorrere a tachipirina e vigile attesa, a intubamenti e ventilazione coatta, guarisce nello stesso modo in cui si è sempre guariti da un qualsiasi stato influenzale.
Il nostro sventurato Paese, invece, sicuramente perché in gran parte abitato da gente sventurata e senza dignità, è ricorso al “green pass”. Tessera verde, lo stesso colore di quella di fascista memoria che garantiva, fra le altre cose, il diritto al lavoro e che pare caldeggiata con entusiasmo dalla triplice sindacale, che ormai da 30 anni abbondanti, tutto rappresenta, gli interessi delle multinazionali, del datore di lavoro, delle banche e delle coop che si occupano di immigrazione clandestina, ma non certamente gli interessi dei lavoratori italiani. Probabilmente, se la gente libera non prenderà coscienza che la libertà va conquistata ogni giorno, anche attraverso la lotta, questa tessera, che viene rilasciata dopo l’inoculazione di due dosi di vaccino e che per vedersela rinnovata il possessore avrà bisogno di sempre nuove inoculazioni di siero vaccinale, visto che la storia, al contrario di ciò che si dice, non ha mai insegnato nulla e la politica pare volersi comportare come le “mode che ritornano”, potrebbe anche durare per un ventennio così come per un ventennio, accompagnata dalle marce delle camicie nere e dai canti delle scolaresche osannanti il Duce, durò la verde tessera che garantiva la fede fascista del suo possessore. Allo stesso modo, la verde tessera virtuale introdotta dal Governo Draghi, garantisce la devozione di alcuni verso la scienza; garantisce la fiducia di molti verso questo Governo di “unità nazionale”, che ogni giorno la raccomanda attraverso consigli più o meno minacciosi, ma soprattutto, garantisce l’assoluta mancanza di dignità e di personalità dei più. Il “green pass”, infatti, non garantisce che il suo possessore sia sano, questi, come è di recente capitato all’Onorevole Santanché, potrebbe tranquillamente risultare positivo al “covid19” nonostante il completamento della terapia vaccinale e potrebbe, quindi, essendo libero di circolare nei teatri, negli stadi, nei cinema e nei ristoranti, diventare fonte ignara di contagio per molti, vaccinati e non.
Comunque tutto questo non interessa ai partiti di Governo e nemmeno a quelli di opposizione, la partitocrazia romanocentrica, come noi andiamo dicendo dalla nostra nascita è una, unica e indivisibile e se neanche in un momento come questo gli italiani riescono a rendersene conto allora vuol dire che gli anni che ci aspettano saranno davvero bui, anzi, lugubri. In gioco c’è la vita, nostra e dei nostri figli, non esiste una sola evidenza scientifica che avvalori la bontà e l’utilità dei vaccini, sin dal primo giorno, per poterli inoculare al più vasto numero di persone possibili, si è fatto unicamente leva sulla paura e sulle minacce; si sono cestinate le idee e le raccomandazioni di importanti medici e virologi italiani e stranieri; si è deciso di puntare sulla censura e sulla falsificazione dei dati; si sono spinte migliaia di persone a convivere in futuro, grazie alla vaccinazione, con malattie cardiache, cardiorespiratorie e autoimmuni; si è arrivati a nascondere la realtà, a cancellare dai notiziari le centinaia di morti post vaccinazione più o meno improvvise; si è addirittura arrivati, probabilmente malati gravemente nel cervello, a sostenere che la gente in fondo è sempre morta, insomma, va bene tutto, ma credo che oramai i nostri pseudo statisti e tutta la loro indecente corte di “nani e ballerine” stiano da tempo “pisciando fuori dal vaso”. Credo si stia perdendo l’unico valore che non bisognerebbe mai perdere per nessuna ragione al mondo: la Dignità.
Il Segretario Federale
Paolo Bini