Quando non si hanno argomenti si ricorre alla dittatura, che tristezza….
Mentre oltre il 50% degli italiani, spaventato da un’informazione di regime che nulla ha da invidiare a quella tanto vituperata della dittatura fascista, è corso e sta correndo a vaccinarsi per non vedersi completamente escluso dalla vita sociale così come minacciato quotidianamente dai tanti ducetti in camice bianco che pare stiano più tempo davanti alle telecamere e negli studi televisivi che non in corsia d’ospedale, un’altra Italia, quella delle PERSONE LIBERE, rivendica nelle piazze e nei cortei il diritto alla libertà di scelta e ad un’informazione libera dalla censura governativa e da quella dei padroni dei media e dei social. Insomma, al di là del terrorismo, che certo, spinge milioni di italiani a farsi inoculare un vaccino che solo fra circa due anni, quando finirà la sua fase sperimentale, sapremo se sarà stato più utile o più dannoso, quello che manca, che è sempre mancato sin dall’inizio della crisi pandemica, è un’informazione corretta. Quello che non trovo, nella maniera più assoluta accettabile è il metodo con il quale si vuole ad ogni costo iniettare nel corpo della gente un vaccino che, alla luce di ciò che dicono le evidenze scientifiche, tutto può essere, ma certamente non può essere considerato sicuro. Tutto può fare, ma certamente non può garantire l’immunità dal contagio. Tutto può causare e a tal proposito, nessuno con certezza può dire cosa o quanto grave possa essere ciò che causerà. Ora, riassumendo, vediamo di ricapitolare le risposte degli esperti e dei politici favorevoli alla vaccinazione di massa quando le cose non vanno:
- Se una persona si ammala dopo la somministrazione della prima dose, la risposta del regime e dei suoi scienziati é: “Aveva fatto solo la prima dose, è possibile che succeda.”
- Se invece la persona si ammala una volta finito il ciclo vaccinale di due dosi la giustificazione degli esperti pro vax è: “Non erano ancora passate due settimane, raramente può succedere.”
- Se le due settimane sono già passate, anche da più di un mese, i sostenitori della limitazione dei diritti per chi non vuole vaccinarsi, ricordano candidamente che: “Il vaccino serve per far si che in caso di contagio i sintomi siano meno gravi.”
- Se poi la persona vaccinata si aggrava e deve essere ricoverata, i “talebani” della vaccinazione coatta si limitano ad evidenziare che: “Il vaccino serve per non morire.”
- Se poi succede, la persona vaccinata muore, allora il mantra è “Nessun vaccino protegge al 100%.”
- In questo ultimo caso da qualche giorno è stata anche messa in pista la teoria del professor Bassetti, secondo la quale, quando accade, non si muore per il vaccino, ma si muore sempre dopo il vaccino. Una teoria bizzarra che potrebbe portare alla riscrittura del codice penale. Immaginate, non ci sarà più nessun morto perché vittima di colpi d’arma da fuoco o perché colpito da calci, pugni o coltellate, tutti saranno semplicemente morti dopo. Dopo essere stati sparati o accoltellati e così via, nessuno si toglierà più la vita per aver perso tutto, per essere stato raggirato o truffato, per essere finito sul lastrico, per essere stato vittima di bullismo ecc., tutti si saranno semplicemente tolti la vita dopo.
Un po’ poco, almeno secondo me, più che abbastanza per tutti coloro che corrono a mettersi in coda per ricevere l’agognata dose di vaccino e va bene, ma almeno la si smetta con le minacce e con i continui attacchi alle libertà garantite dalla Costituzione. C’è chi ha voglia di mettere in gioco la propria salute, la propria vita, affidandosi ciecamente alle certezze basate sul nulla dispensate da medici e politici di dubbio valore morale e chi vuole fare lo stesso dando fiducia ad altri medici e scienziati che ritengono addirittura pericolosi per la salute umana i vaccini tanto cari a Mario Draghi. Io sono da sempre portato a credere che chi vuole raggiungere uno scopo, in questo caso l’immunità di gregge e la ripresa economica, attraverso il terrore e le minacce, nasconda dietro lo scopo dichiarato indicibili secondi fini. Allo stesso tempo sono sempre stato portato a credere che tutti coloro che perseguono lo stesso scopo attraverso metodi diametralmente opposti, avendo nulla da guadagnarci e tutto da perderci, rifiutando metodi di fascista memoria, lesivi delle libertà personali, abbiano ragioni da vendere. In definitiva c’è chi pende dalle labbra di Matteo Bassetti, professore Ordinario dell’Università di Genova e direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino e chi, invece, da quelle di Luc Antoine Montagnier, medico, biologo e virologo francese; Presidente della Fondazione Mondiale per la ricerca e la prevenzione dell’AIDS, vincitore nel 2008, per aver scoperto il virus dell’IHV, del Premio Nobel per la medicina; c’è chi si fida della parola di Roberto Burioni, virologo, immunologo, accademico e divulgatore scientifico e chi della parola di Barbara Balanzoni, medico anestesista rianimatore, anche laureata in giurisprudenza, dal 2015 impegnata su tutto il territorio nazionale ad occuparsi di decessi evitabili; c’è chi preferisce le tesi di Massimo Galli, infettivologo e primario dell’ospedale Sacco di Milano e chi quelle del dottor Mariano Amici, medico chirurgo e ricercatore; chi prende per oro colato le opinioni di Ilaria Capua, ex parlamentare eletta nel partito fondato da Mario Monti, “Scelta Civica”, ricercatrice, virologa e professoressa universitaria e chi preferisce invece dare ascolto a Pietro Luigi Garavelli, già Cavaliere della Repubblica, Direttore della struttura complessa di Malattie infettive dell’ospedale di Novara. Insomma, in tutto questo io non ci trovo nulla di strano se non fosse che, senza ragione scientifica alcuna, molti di questi signori e quasi tutti i giornalisti ed i politici italiani, un giorno si e l’altro pure, in nome “dell’evitiamo nuovi lockdown”, si lasciano andare a minacce ed atti di terrorismo contro la gente libera, che lavora, paga le tasse e li mantiene. Stiamo andando incontro ad una nuova dittatura e tutti quelli che si sono sempre chiesti come abbia fatto Hitler ad avere dalla sua le masse e gli scienziati dell’epoca ecco che si possono rispondere da soli, c’era riuscito grazie al terrore, alla paura, alla stupidità ed alle promesse, tutta roba di questi giorni con il Capo del Governo che vuole spingere gli italiani a vaccinarsi pena la limitazione delle libertà e l’ammonimento di rischio di morte, con medici e scienziati “pro vax” che augurano ai cittadini liberi di finire agli arresti domiciliari e con medici e infermieri, evidentemente dal cervello disturbato dall’effetto del vaccino, che auspicano campi di concentramento per chi vuole rimanere un cittadino libero. Insomma, fino a ieri era tutto un coro, più che giusto, contro la discriminazione dei gay, delle lesbiche e dei trans, ora, le stesse persone, impunemente si permettono di andare in televisione e di rilasciare interviste in cui auspicano la discriminazione della gente normale a loro dire, rea di voler essere e rimanere libera.
Il Segretario Federale
Paolo Bini