Democrazia cancellata, riforme solo peggiorative e mercato bovino, viva l’Italia!
Direi, sicura di poter essere smentita solo da arrampicatori sociali senza scrupoli; da banchieri indifferenti di fronte ai tre quarti del pianeta che da molti anni sta morendo di guerre, pestilenze e fame; dai nuovi schiavisti, che in nome del rispetto dell’ambiente stanno da anni esternalizzando le produzioni più pericolose ed inquinanti nei Paesi più poveri e dai menefreghisti sempre alla ricerca di scorciatoie e raccomandazioni, che ora, liberi dallo “spettro” del comunismo sovietico, il liberal-capitalismo ha mostrato al mondo come “l’età dell’oro” non esiste, non sia mai esistita e non esisterà mai se non per coloro che con grande abilità, a carissimo prezzo, stanno vendendo ovunque il “sogno americano” made in Hollywood. I fondamentalisti del libero mercato sono passati su tutto, hanno privato del loro significato originale parole importanti come “Democrazia” e “Riformismo”; hanno inebetito i popoli facendogli rincorrere l’inutile e il superfluo, li hanno espropriati della riproduzione economica dipendente dalla loro volontà e, molto più delle tanto vituperate dittature del novecento, hanno creato povertà e diseguaglianze sociali. Tutto questo con l’avvallo di classi politiche incompetenti e inadeguate, capaci di promettere senza mantenere, di vendersi al miglior offerente, di elargire elemosina in cambio di voti e di non capire l’errore fondamentale sul quale poggia il pensiero liberal-capitalistico. Negli anni si sono cancellate tradizioni, usi, costumi, dialetti ed anche lingue; si è arrivati ad adattare l’uomo all’economia come dettato dai fondamentalisti del libero mercato; si è trasformato la “democrazia” in una sorta di legittimazione referendaria dell’oligarchia economica; si è scelto il modello sociale statunitense; si è arrivati ad impedire di comunicare le proprie idee a chiunque ritenuto in contrapposizione col pensiero unico imposto dai governi coloniali yankee; si sono ridotti uomini e donne a esistenze non naturali; si è cancellato il senso della giustizia, dell’onore, dell’istinto sociale, della pace, dell’onestà, della bellezza e della tranquillità.
Tutto questo è accaduto, tutti noi ne facciamo le spese quotidianamente, non riesco più a trovare una sola persona che non abbia da lamentarsi di come vanno le cose, eppure, tutti coperti e allineati in un presente che lascia ampiamente intravvedere, a chiunque non sia completamente inebetito da droghe, alcol o dall’abuso dei social-media, un futuro disastroso.
Intanto non passa giorno senza che qualche multinazionale chiuda i battenti, porti il lavoro altrove e lasci nuovi disoccupati a carico delle già devastate casse pubbliche; non passa giorno senza che si venga richiamati al rispetto dell’ambiente con minacce di nuove tasse e nuovi costi a carico della popolazione dopo che per più di mezzo secolo si è permesso a industriali e governi senza scrupoli di distruggere, deturpare e sfigurare l’intero pianeta; non passa giorno senza che qualche libertà e qualche diritto venga perso definitivamente e non passa giorno, mentre è sempre più palese una deriva totalitaria, senza che la stragrande maggioranza della gente mostri con i fatti, con i suoi comportamenti, di meritare di vivere in questa Italia e in questo Mondo.
Vorrei tanto sbagliarmi, ma quello che vedo è una politica romanocentrica schiava dei voleri americani, subalterna all’Unione Europea, ma obiettivamente, capace di rappresentare la maggior parte del popolo italiano, che a fronte di imposte sempre più gravose, di una disoccupazione in continuo aumento, dell’impoverimento costante della società, lascia imperterrito che la classe politica continui a godere di privilegi tanto meschini quanto odiosi così che la sola Camera dei Deputati è stimato costi ai contribuenti più di 2.200 euro al minuto. Insomma, si sta affondando in un mare di debiti che un po’ alla volta stanno cancellando i diritti dei lavoratori; si è accettato un vaccino anti covid che ha scatenato decine di varianti e che importanti scienziati, a cui è impedito comunicare, vogliono nel medio e nel lungo termine più pericoloso della stessa pandemia; si è assistito a infami collaborazionisti di regime che denunciavano italiani rei di tenere aperta la propria attività al solo scopo di portare a casa i denari necessari al mantenimento della propria famiglia; si assistito a festeggiamenti di piazza per la vittoria del campionato europeo per nazioni da parte della nostra nazionale di calcio con centinaia di migliaia di persone, che al nord come al sud, senza nessun controllo da parte delle autorità competenti, hanno posto in essere comportamenti tali che se a farli fossero state due persone, queste sarebbero state denunciate, multate e forse, anche arrestate. Tutto questo non è solo “ieri” e “l’altro ieri”, è attualità, è il quotidiano, è ciò che in Italia ha trasformato le elezioni in un mercato delle vacche, la rappresentanza in un rapporto di clientela ed i dibattiti di Commissione e d’Aula in oscure e pelose trattative.
Il Responsabile Organizzativo Federale
Irina Tancau