Ma abbiamo visto tutti le stesse cose?!
Abbiamo visto immagini che non avremmo mai voluto vedere, intere zone, limitate da esercito e forze di polizia, nelle quali non era possibile entrare e dalle quali non era possibile uscire; abbiamo ascoltato per mesi, a reti unificate, il messaggio governativo che ci consigliava di stare a casa; abbiamo udito dalla bocca di sedicenti esperti di ogni tipo e virologi mai visti prima, che sembravano calati in massa da altri pianeti, tutto ed il contrario di tutto; abbiamo sentito i Governatori delle nostre Regioni del sud vietare l’accesso alle loro terre agli italiani provenienti dal nord Italia; abbiamo convissuto per mesi all’interno di un grande disordine organizzato; abbiamo attinto sgomento e poi paura dalle parole, a mio giudizio sempre sbagliate, con le quali le autorità governative comunicavano quotidianamente l’evolversi della pandemia da “covid19” nel nostro Paese e così, ascoltando ed ubbidendo a chi ci chiedeva di rinunciare a vivere, abbiamo oggi un’Italia che per i danni economici e finanziari subiti sembra uscita da una lunga stagione di bombardamenti e di guerra senza quartiere.
Abbiamo toccato con mano in cosa si sono tradotti i tagli miliardari promossi negli ultimi 10 anni dalla partitocrazia romanocentrica a danno della sanità pubblica; abbiamo assistito a indecorose sceneggiate sul rimpallo delle responsabilità fra Regioni, Stato e Aziende ospedaliere; abbiamo visto come ogni cosa venisse strumentalizzata al solo fine di trarne dei vantaggi elettorali; abbiamo potuto renderci conto di quanto sarebbe stato utile poter agire secondo le necessità dettate dal difficile momento e non secondo i diktat dell’Unione Europea; abbiamo avuto l’ennesima occasione per capire, una volta di più, dopo che negli ultimi venti anni questo ha determinato esclusivamente la chiusura di migliaia di aziende e l’aumento della disoccupazione, che l’euro equivale ad una droga, che creata assuefazione, può solo più regalare la morte; abbiamo visto come i partiti romanocentrici abbiano pensato solo a loro stessi; abbiamo visto il Capo dello Stato individuare nell’acquasantiera la sua maggior risorsa; abbiamo udito le solite giaculatorie ministeriali e abbiamo preso atto della nullità di un’intera classe di governo, non di sinistra, non di centro, sicuramente non di destra, ma certamente di niente, specializzata nell’arte dei condoni, del perdono e dell’autoassoluzione. Una classe di governo che non ha esitato, senza mai aver dimostrato, neanche oggi, di capire cosa sia accaduto, a mettere a ferro e fuoco le regole della convivenza civile e le risorse della Nazione.
Probabilmente, però, tutto quanto noi abbiamo visto, non l’hanno visto le masse; probabilmente e questo lo certificheranno le elezioni amministrative del prossimo mese di settembre, gli italiani, da anni immemori adagiati nel più lungo letargo politico della storia dell’uomo, non hanno notato nulla se non che ad un certo punto, fosse diventato possibile, pagando qualcosa di più, avere le mascherine a colori o con disegni divertenti, ma ciò non toglie che il “covid19” abbia evidenziato come integrazione economica e globalismo, che tanto piacciono agli Stati Uniti d’America ed a tutti coloro che, Chiesa compresa, hanno interessi imperiali, altro non sono che le pericolose lame di un coltello messo alla gola dei popoli più deboli e dei popoli che non si vogliono inchinare ai grandi dei pagani rappresentati da euro e dollaro.
Il Segretario Federale
Paolo Bini