Abbiamo la fortuna di avere una forte e coraggiosa guida, seguiamola!
Stiamo tutti cambiando, impercettibilmente, chi più, chi meno, chi prima, chi dopo, maturerà una diversa percezione della Vita, dello stare in questo mondo e soprattutto in che modo starci.
Questa è una tempesta forte, con forti venti che soffiano e il vento non conosce confini.
Alla fine, come sono arrivati questi venti se ne andranno, ma noi saremo diversi? Avremo maturato la consapevolezza di non poter più continuare a vivere come stavamo vivendo? Senza volermi ergere ad essere giudice di nessuno, tutto quanto stiamo trascorrendo e affrontando, avrà contribuito a farci considerare che tante cose, nel bene e nel meno bene, dovranno essere diverse, dovranno essere fatte e trattate diversamente?
Le scuole, i mezzi pubblici, le strade dovranno essere pulite a prescindere dal nuovo coronavirus, la solidarietà fra le persone dovrà continuare a prescindere dal virus e gli ospedali, così depredati dai tagli operati dalla politica romanocentrica, dovranno essere potenziati nei mezzi e nel personale a prescindere dal virus. Ecco, se proprio il virus deve mutare, che sia, non solo lo spaventoso e invisibile portatore di morte che oggi stiamo imparando a conoscere, ma anche la causa di una mutazione genetica nella nostra specie, perché i prossimi uomini abitino la Terra con un cuore più grande.
La Vita non fa eccezione, per far riscoprire valori sepolti sotto l’inquinamento e le polveri sottili; valori dimenticati, scoloriti dalle luci del “progresso e dell’abbondanza” serve, come per far scoprire tesori sepolti negli abissi una forte mareggiata e chissà, forse questo virus, ancora in gran parte sconosciuto, così come le alte onde del mare, che inghiottono e scoprono nuove terre, servirà a far emergere tesori sconosciuti che abitano dentro di noi.
Questo virus per ora sta vincendo costringendoci a stare distanti ma le distanze, che si possono misurare in tanti modi, possono essere annullate dalla nostra mente e dal nostro cuore e poi, soprattutto adesso, in questi giorni strani, circondati dal vuoto, da negozi, attività, bar, ristoranti, sale gioco e quant’altro era il simbolo dell’opulenza occidentale, tutto chiuso, dobbiamo avere il coraggio della verità. Quella verità osteggiata, che nessuno, anche adesso vuol sentire, quella verità che ci dice come ormai l’unica bussola sulla quale giovani e meno giovani erano quotidianamente chinati in tutte le ore del giorno, dimentichi di essere impastati di roccia, di sale, di vento e di mare, era il video di un cellulare.
Ora, improvvisamente, non più liberi di uscire, costretti a rispettare l’imperativo del governo, l’ordine di stare lontani e restare a casa, ecco che i baci, gli abbracci e le strette di mano tornano ad avere un valore e un significato che pareva essere stato dimenticato.
Tanti, finalmente, seppur nessuno di noi, tantomeno io, ci saremo augurati quanto sta succedendo, stanno scoprendo che la vita è la fuori, in mezzo alla natura, in mezzo ad altra gente e non all’interno di uno schermo illuminato di un cellulare.
La nostra specie aveva dimenticato il potere di un abbraccio, del suo magico calore e questo forzato esilio all’interno delle mura domestiche lo sta facendo riscoprire perché è il cuore, prima inconsapevolmente esiliato dai più, che pare si stia ergendo a coraggiosa e indispensabile guida per uscire dalla devastante tempesta, ormai tristemente nota a tutti come “covid19”
Luisella Bondino