LA LEGGENDA NARRA CHE LA PIUMA DI UNA GIOVANE AQUILA CADDE ACCANTO AD UNA DONNA…ED ELLA CONTEMPLANDOLA IMPARO’ IL SEGRETO DEL VOLO….
Circa il 75% dei nostri iscritti è donna e di questo vado fiera, significa che le donne, molto più degli uomini, hanno a cuore il loro futuro, quello del loro Paese, dei loro figli, della Terra dove vivono, dove lavorano e fanno sacrifici, dove hanno deciso di metter su famiglia. Significa che è ora di smetterla di parlare di “quote rosa”, di leggi speciali che permettano alle donne di entrare in politica, che gli permettano di essere elette nelle istituzioni. Tutto ciò mi ha l’aria delle solite concessioni che provengono dagli uomini, da quegli uomini che hanno ridotto l’Italia ad uno straccio di Paese e che non vogliono mollare un solo centimetro del loro potere. Noi non abbiamo bisogno di concessioni e “regali”, spesso dati in cambio alla rinuncia della dignità, della dignità di Donna! Noi abbiamo bisogno di democrazia, democrazia vera, come quella che si respira all’interno di Italia Terra Celtica, dove non conta il sesso ma l’impegno, dove il Responsabile organizzativo federale può essere donna e può essere una donna di origini rumene che ama l’Italia, Terra magnifica dove ho deciso di vivere, lavorare e lottare per creare le condizioni per un futuro migliore, fatto di libertà ed occasioni per me, per la mia famiglia, per mio figlio. Essere donna non deve più significare pietire qualsiasi cosa all’uomo, fosse anche il marito, piuttosto deve significare, nella società, nel lavoro, nella politica, poter avere le stesse libertà e le stesse occasioni dell’uomo senza necessariamente, come oggi accade, doverlo imitare nei comportamenti, nei modi di fare e spesso anche nel vestire.
Un’antica leggenda indiana narra che la piuma di una giovane aquila cadde accanto ad una donna….ed ella contemplandola imparò il segreto del volo.
Noi abbiamo doti, pregi e perché no, difetti diversi, se è vero che la donna è il completamento spirituale dell’uomo, a noi è dato vedere l’altra faccia della verità. Non è un caso se il nostro Segretario Federale, BINI, chiede spesso, espressamente la mia opinione in merito alle tante attività di Italia Terra Celtica. Secondo lui la donna vede la vita diversamente dall’uomo, può essere d’insegnamento, comprende sfumature, percepisce sottigliezze che i sensi dell’uomo non registrano, sa trovare nel “vocabolario” quell’aggettivo che a contatto con un sostantivo crea imprevedibili effetti, quelli di cui noi abbiamo bisogno per continuare a batterci con le nostre esigue risorse contro lo strapotere partitocratico che sta cancellando la democrazia dall’Italia. Noi dobbiamo mantenere le nostre caratteristiche, non possiamo rinunciare ad essere donne perché oggi la politica è uomo, oltretutto il peggio dell’uomo. Se si abbandonano le peculiarità che ci rendono diverse, se si rinuncia ad essere donne solo per arrivare, noi saremo le prime responsabili della nostra ghettizzazione, non solo, saremo, al pari degli uomini che hanno saccheggiato l’Italia, responsabili del mancato rinnovamento della politica. E’ una questione di educazione, di retaggio culturale, io giudico addirittura umiliante il fatto che i segretari di partito, tutti rigorosamente uomini, pensino una legge che garantisca una rappresentanza, ovviamente minima, di donne nelle istituzioni. Io credo che nessun cambiamento positivo della nostra condizione possa avvenire per volontà dei governi, per l’azione delle grandi aziende, anche multinazionali, dei partiti e di quant’altro. Io credo, invece, che i grandi cambiamenti possano avvenire solo grazie al movimentismo delle “persone normali”, in carne ed ossa, quelle che, come noi di Italia Terra Celtica, con poche risorse, grande determinazione e sogni di libertà, lottano ogni giorno per spazzare via la repressione partitocratica e aprire nuove strade di libertà!
Basta politici che vanno a rubare i voti alle donne con promesse ridicole, che altro non dimostrano se non la scarsa considerazione che hanno di noi, lo ripeto a costo di essere considerata noiosa, certo le leggi servono, ma è una questione di educazione e di retaggio culturale, o a qualcuna forse sembra normale che vengano fatte leggi ad hoc per garantire i nostri diritti, quasi fossimo una razza a parte che abbisogna di tutele particolari?!
Il nostro segretario Federale, una sera dopo una riunione che si era protratta un po’ troppo, quando da poco avevo esordito, prima di tutto con mia grande sorpresa, fra la dirigenza di Italia Terra Celtica, mi disse: “Le donne mi hanno sempre sorpreso: sono forti, hanno la speranza nel cuore e nell’avvenire…” Capite dove mi trovo, capite perché non esistono censure al mio pensiero, capite perché ci credo nonostante le mille difficoltà che quotidianamente ci si parano davanti?
L’ho già detto in passato, non ho difficoltà a ripeterlo, da noi sono tutti pari, poi il condottiero ce lo scegliamo, certo, lo facciamo con la massima democrazia e trasparenza e molte sono le donne che ricoprono incarichi vitali all’interno del nostro Movimento, ne vorrei di più, ma molte, al di là di leggi e leggine, devono fare i conti con le limitazioni che gli vengono imposte dalla famiglia, dai mariti, dai fidanzati, che delle quote rosa se ne fregano. Noi non dobbiamo rinunciare ad essere quello che siamo, siamo donne e dobbiamo esserne fiere, non ne voglio fare una questione femminista, perché non lo sono; non voglio tirare fuori discorsi di supremazia biologica e quant’altro, semplicemente voglio rimarcare, che un Uomo quando si vuole fregiare della U maiuscola deve vivere in simbiosi con la sua donna senza volerla possedere come se fosse un oggetto o un animale da compagnia e lo stesso deve avvenire nella società. Basta con le limitazioni di carriera, con la diversità delle retribuzioni, con l’assenza di servizi che scaricano completamente sulla donna la cura dei bambini e degli anziani. Altroché quote rosa, da noi imperversano, nella più totale indifferenza delle istituzioni, migliaia e migliaia di tragiche vicende individuali segnate dalla violenza e dalla sofferenza psichica e fisica. La verità e che ci aspetta una vera e propria rivoluzione culturale e per cominciarla, prima di tutto, dobbiamo acquisire maggiore consapevolezza e sicurezza, così che le nostre azioni, finalmente, possano divenire riconosciute e rispettate.
Il nostro simbolo rappresenta la Forza, l’Amore e la Saggezza, mettiamoci ancora un po’ di rabbia, determinazione e un grande sogno di libertà e arriveremo, nel reciproco rispetto delle ovvie diversità, ad avere quello che ci spetta, la vera uguaglianza sociale con l’uomo.
Il romanticismo realizzò la simbiosi fra poesia e musica, cogliamo l’occasione, unite, libere da qualsiasi imposizione ideologica di partito, per realizzare nella nostra Italia la simbiosi perfetta fra uomo e donna, sarebbe un grande esempio per il mondo, una grande cosa che andrebbe ad arricchire la storia del nostro bellissimo Paese.
Il Responsabile Organizzativo Federale
Irina TANCAU