Attualità
Voglio tornare su un tema già più volte affrontato, anche dalle pagine del nostro sito internet, dal nostro Segretario Federale: l’attualità.
Sono un po’ stufa di sentirmi dire che Italia Terra Celtica non prende in esame argomenti d’attualità, soprattutto perché non è vero.
Cos’è attuale e cosa non lo è? Forse la gente, quella che si dimentica di quanto è successo ieri, vorrebbe che ci buttassimo a capofitto a parlare del disastro ILVA?
Forse ci vorrebbe sentire disquisire di TAV?
Forse vorrebbe che Italia Terra Celtica parlasse dei tanti fatti di cronaca nera che quotidianamente sconvolgono la vita di famiglie e intere comunità nel nostro Paese?
Forse ci vorrebbe impegnati a dire la nostra sull’attentato di cui sono stati vittime i nostri soldati in Iraq?
E’ forse questa l’attualità? O forse è più drammaticamente attuale il comportamento del popolo italiano, che di tutto questo si indigna per pochi giorni, quando non per poche ore o addirittura per pochi minuti per poi tornare a fregarsene allegramente di tutto come se nulla fosse mai successo?
Io credo che il comportamento isterico degli italiani su quanto accade, la loro voglia di puntare sempre il dito verso qualcuno, salvo poi ritirarlo se quel qualcuno se ne accorge e li guarda storti, denoti l’assoluta mancanza di senso civico e l’assoluta mancanza di volontà verso la necessaria autocritica, basi irrinunciabili sulle quali costruire una nuova attualità. Un’attualità che non ci veda più ascari degli americani e servi dell’Unione Europea; un’attualità, senza se e senza ma, che preveda il carcere per i banditi che attualmente imperversano indisturbati nel “bel Paese”; un’attualità con ospedali pubblici che funzionano, in grado di dare risposte e assistenza di primo livello a chi paga le tasse; un’attualità fatta di una scuola pubblica che non sia più il luogo dove migliaia di ragazzi cominciano a fumare nei corridoi e dove, troppo spesso, vengono iniziati all’uso delle droghe; un’attualità migliore, dove le fabbriche non chiudono i battenti sotto i colpi di decisioni governative folli, dove gli speculatori non ricevono sovvenzioni dallo Stato ma processi per direttissima e conseguenti condanne capaci di aprirgli le porte delle patrie galere per lunghi anni.
Io credo che molti soffrano dell’attualità di cui tutti i giorni i media ci rendono partecipi; credo non sia possibile farsela scivolare addosso senza che questa, inevitabilmente, ci segni; credo, però, che l’attualità in ogni angolo del pianeta sia quella che i popoli, più o meno direttamente, scelgono di vivere.
Io credo che ogni gradino della vita insegni sempre qualcosa, quindi, quando si salgono bisogna metterci attenzione, diversamente, tornare a scenderli rovinosamente può diventare un attimo e soprattutto, non serve strumentalizzare e farsi strumentalizzare dall’attualità. La politica gridata sulla pelle di chi muore nelle missioni umanitarie, di chi subisce furti e aggressioni, di chi non ce la fa più e si toglie la vita, di chi perde la casa e il lavoro, non porta da nessuna parte, forse, potrà far crescere i consensi elettorali di qualche forza politica capace di cavalcare il diffuso malcontento, la rabbia di chi non arriva a fine mese e la disperazione di chi ha perso tutto, ma poi, i problemi restano e la storia, più o meno recente, ci insegna che con le urla, le grida, i proclami e le promesse, non si cambia nulla.
Italia Terra Celtica non ha mai cercato, né mai cercherà di strumentalizzare nessun fatto d’attualità, noi siamo Libertà, Democrazia e Federalismo, qualcosa che l’Italia, gli italiani, non hanno mai avuto e quando si vuole qualcosa che non si è mai avuto, bisogna essere pronti a fare qualcosa che non si è mai fatto. Quindi, fatto salvo per chi ha gravi problemi di comprendonio, dovrebbe essere facile per tutti gli altri individuare l’unica via d’uscita dalla nauseabonda e insicura palude partitocratica, certamente un po’ di coraggio ci vuole, un po’ di cuore bisogna mettercelo, ma la paura va cestinata perché cadere è esperienza, lottare è carattere, non arrendersi è Vita!
Torre C.se 11 novembre 2019
Il Responsabile Federale Giovani I.T.C.
Maria Boltasu