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Non ci aspettavamo miracoli, ma in qualcosa di meglio speravamo…ingenui!

by / mercoledì, 21 agosto 2019 / Published in Politica e riforme

Non dovrebbe essercene bisogno, ma in questo Paese, dove tutto viene percepito non a secondo di ciò che è, ma a seconda di quali siano le simpatie o le appartenenze politiche, credo ci sia bisogno dell’ennesima puntualizzazione. Dunque, detto che di miracoli nessuno ne fa e soprattutto in politica nessuno è attrezzato a farli, come a più riprese detto e scritto da tutti noi di Italia Terra Celtica, da questo governo di tutto ci si poteva aspettare, ma non che come per incanto o per magia riuscisse nella ciclopica impresa di sistemare i devastanti danni provocati dai governi che l’avevano preceduto. Solo stolti e sempliciotti potevano attendersi, dopo oltre mezzo secolo di mandato elettorale ininterrottamente conferito a incapaci e corrotti, che le cose potessero cambiare in meglio. L’Italia è certamente stata affossata, anno dopo anno, da scelte politiche sbagliate, ma gli elettori ci hanno certo messo del loro, nessuno, sono pronto a rimangiarmi tutto se sbaglio, è mai entrato nei Palazzi del potere con la forza, tutti, gialli, neri, verdi, rossi e bianchi a furor di popolo, sospinti dal voto degli italiani. Poi, ad essere obiettivi, il governo giallo-verde cosa poteva portare di nuovo nella politica italiana?

I 5 Stelle, soprattutto, di nuovo non avevano nulla da portare, la loro improvvisa ascesa, unicamente dovuta alle tante, troppe promesse fatte in campo di assistenzialismo sociale, li aveva subito qualificati come competitor di chi li aveva preceduti, tutti abili a promettere e non a mantenere. In Italia abbiamo avuto per anni l’assurdo impianto legislativo che consentiva le baby pensioni ai dipendenti pubblici; abbiamo avuto la Cassa del Mezzogiorno che dal 1951 al 1991 ha elargito quasi 100.000 miliardi di lire alle Regioni meridionali senza mai risolverne i problemi e loro, da buoni rappresentanti della partitocrazia romanocentrica, infatti, si sono presentati all’elettorato promettendo il “reddito di cittadinanza”, neanche le casse dell’Inps, già razziate e depredate dai vitalizi in favore di Onorevoli, Magistrati, alte cariche dello Stato e ignobili quanto costosi trattamenti pensionistici in favore degli ex pensionati Inpdap, si possano permettere di elargire ulteriori elemosine in favore di chi non lavora e non versa contributi previdenziali e questo, nonostante l’ormai accertato fatto che vede i lavoratori del settore privato, unici a versare denaro vero nelle casse dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, impossibilitati ad andare in pensione da vivi. Non solo, anche la Lega, bravissima nella propaganda, pare aver dimenticato completamente il federalismo, ora è tutta orientata a dir di no agli sbarchi dei clandestini, certo cosa non da poco, ma sarebbe meglio difendere i nostri confini nel silenzio, senza offrire il fianco a continue reprimende da parte di francesi, spagnoli e Chiesa che forse, sentendosi la coscienza sporca per gli oltre 200 milioni di morti causati dalle loro campagne colonialiste in nome del progresso e del cristianesimo, oggi, ogni due per uno, offrono la loro disponibilità ad accogliere i profughi respinti dall’Italia. Ancora, un passettino in avanti magari è anche stato fatto grazie alla legge sulla legittima difesa, ma il fatto stesso che si debba legiferare per consentire ad una persona di difendersi e di difendere la sua proprietà da ladri, banditi, assassini e delinquenti di ogni tipo, la dice lunga su quanto il regime partitocratico abbia a cuore le sorti del popolo che lo mantiene pagando, rapportate ai servizi che ottiene, le tasse più alte al mondo. Insomma, noi non abbiamo mai criticato il governo gialloverde per ciò che non ha fatto, non perché simpatizzanti, semplicemente perché riteniamo sia impossibile rimettere a posto le cose rispettando le regole dettate dalla partitocrazia romanocentrica.

I più ci giudicheranno monotoni e senza fantasia, ma senza federalismo, senza responsabilizzare il popolo avvicinandogli la politica, senza una completa revisione della giustizia, della previdenza pubblica, della sanità e della scuola, qualsiasi cosa si prometta diventa solo buona per essere l’ennesima promessa a vuoto di questo o quel partito espressione del peggior centralismo e della più bieca burocrazia.

L’Italia in definitiva non ha bisogno di ulteriori saccheggi delle casse pubbliche volti all’acquisto di consenso elettorale; non ha neanche bisogno di mostrare i muscoli nei confronti di migliaia di poveracci che nelle nostre coste, pensate come sono messi male, vedono il miraggio di una nuova vita non più condizionata da guerre e pestilenze; nemmeno ha bisogno di continue promesse e di slogan buoni solo a riempire la bocca di militanti e simpatizzanti che spesso, troppo spesso, mostrano di non sapere di cosa parlano, l’Italia avrebbe bisogno, urgente bisogno di una cosa che manca, che non c’è mai stata, avrebbe bisogno degli italiani! E anche qui non voglio essere frainteso, noi da sempre siamo favorevoli alla lotta degli indipendentisti veneti, crediamo che la loro voglia di autonomia sia più che legittima e crediamo che tutti, visto come si riempiono la bocca parlando di fratellanza fra i popoli, dovrebbero rivendicare per la propria Regione più poteri e più risorse, crediamo che in un’Italia Federale sia più facile vivere, lavorare, studiare, toccare con mano per cosa si pagano le tasse, crediamo che il Federalismo sia la base per costruire, al di là delle parole e dei proclami, quell’unità che, i fatti parlano per me, non c’è mai stata.

Quindi, così come siamo sempre stati vicini, guardando fuori dai nostri confini, ai catalani ed ai baschi che tanto vorrebbero scrollarsi di dosso l’invasore spagnolo, agli scozzesi ed agli irlandesi che farebbero volentieri a meno di concorrere al mantenimento della corona inglese, allo stesso modo, a casa nostra, siamo vicini a chi, non potendo dialogare con i partiti romanocentrici sordi alle loro istanze, rivendica per la propria Terra, per la propria Regione, l’autonomia necessaria a non finire nel più oscuro baratro insieme al resto dell’Italia.

In definitiva, da Lega e 5 Stelle non ci aspettavamo miracoli, ma certamente, forse da ingenui, qualcosa di più ci aspettavamo.

Torre Canavese 16 agosto 2019

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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