Avviati inesorabilmente verso il fallimento grazie al menefreghismo totale
Sta a vedere che ce la fanno, stanno raschiando il fondo del barile, ma forse il buon Roberto Fico, il nuovo che avanza alla presidenza della Camera, è riuscito a trovare dei punti d’incontro fra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, da come si stavano mettendo le cose poteva anche non essere, ma forse per l’ennesima volta la partitocrazia riesce là dove la democrazia non ha nessuna speranza di farcela. Lo stesso non era avvenuto durante il mandato esplorativo affidato al Presidente del Senato, la Maria Elisabetta Alberti Casellati, forse perché voluta da Forza Italia e Lega, da più parti additata come nulla di nuovo, non aveva mostrato la stessa abilità di mediazione, che per come la pensiamo noi gli ha fatto solo onore. Comunque, l’ultima cosa che ci interessa e tessere delle lodi per qualcuno o rilevare quanto qualcun altro, invece, sia capace di mostrarsi pronto a raccogliere l’eredità dei tanti che l’anno preceduto dentro al Palazzo. La cosa che si evidenzia è una sola, nessuno di coloro che hanno accettato le regole della partitocrazia romanocentrica potrà mai dare al Paese anche solo un barlume di speranza.
L’ho detto più volte e sono costretto a ripetermi, da una parte c’è la partitocrazia centralista, dall’altra noi, la democrazia federalista!
Certo, scegliere Italia Terra Celtica significa avere coraggio, significa finanziare la nostra lotta di liberazione dall’oppressione partitocratica sottoscrivendo la nostra tessera, significa schierarsi come popolo in favore di un cambiamento epocale nella speranza di essere ancora in tempo ad evitare il fallimento verso il quale tutti i partiti romanocentrici, chi più, chi meno, hanno spinto il Paese in questi 70 anni di corruzione, massoneria, mafia, ingerenze della Nato e in ultimo anche di quelle altrettanto pesanti dell’Unione Europea.
Tutti i leader politici fanno a gara nel non evitarsi la fatidica frase: “Gli italiani capiscono” e poi via con l’intortamento di rito, ma è evidente, non ce ne voglia nessuno, le condizioni in cui versa il Pese sono lì a testimoniarlo più di tante parole, gli italiani non hanno capito, non capiscono e fanno di tutto per continuare a non capire, diversamente oggi non saremo ridotti con le “pezze al culo”. Noi crediamo che le idee di tutti siano da rispettare, semmai non necessariamente da condividere, ma certamente da rispettare, però, qui siamo in presenza di un popolo, quello italiano, che da 70 anni sceglie i suoi governanti, i suoi rappresentanti politici solo in funzione di chi promette un’elemosina più corposa, poi, da nord a sud è da sempre tutto un coro di lamentele, chi ha votato perché gli era stata promessa la casa e non l’ha avuta; chi l’ha fatto per un posto di lavoro o per un sussidio e non ha avuto né l’uno, né l’altro; chi il voto l’ha dato dietro la promessa di una raccomandazione o di una sistemazione per i figli e non ha ottenuto nulla di tutto ciò, poi, certamente, qualcuno, forse troppi, hanno beneficiato dell’elemosina promessa ed alcuni, magari pomposamente chiamati “capitani d’azienda o d’industria”, hanno beneficiato anche di “elemosina” molto corpose. E’ vero o no che per un’infinità di anni e questo pare non avere mai fine, a tanti grandi industriali è stato permesso di privatizzare i guadagni e di socializzare le perdite attraverso il ricorso massificante alla cassa integrazione?! Ed è vero o no, ad essere onesti, che agli italiani di tutto questo non è mai fregato nulla?!
Evidentemente si, diversamente non staremo qui, a quasi due mesi dalle elezioni, ancora senza governo; non staremo a guardare impotenti le multinazionali che chiudono, licenziano e fuggono in Paesi dove la tassazione è più accettabile; non assisteremo inermi all’avanzata della malavita più o meno organizzata che ormai spadroneggia indisturbata, anzi, servita e riverita, più o meno in tutte le regioni d’Italia; non continueremo ad accettare come normali i centinai di casi di malasanità che quotidianamente seminano morte e disperazione tra la nostra gente; non continueremo a sputtanarci più di 4 miliardi di euro ogni anno nell’accoglienza ai clandestini mentre migliaia di italiani, in tempi più o meno recenti, colpiti dal terremoto, sono costretti a vivere nei container ed a fare la fila ai wc chimici; non continueremo a stanziare miliardi e miliardi, nessuno conosce le cifre esatte, per mantenere le nostre missioni militari all’estero che servono unicamente a supportare l’ingordigia espansionistica statunitense; non ci faremmo portare via in cambio di niente il petrolio estratto sul territorio nazionale dai nostri “disinteressati amiconi” americani e soprattutto, da tempo avremmo cacciato la partitocrazia romanocentrica dai palazzi del potere!
Torre C.se 26 aprile 2018
Il Segretario Federale
Paolo Bini