Globalizzazione e liberalizzazione stanno distruggendo il pianeta
Ma è veramente così difficile capire cosa sta succedendo? Me lo chiedo perché il mondo mi pare sempre più in preda ad una follia degenerativa destinata ad annientarci tutti solo perché la maggior parte della gente è sempre troppo impegnata a non fare niente o tutt’al più a fare il gioco di chi ha ridotto il pianeta alla stregua di un’immensa discarica portatrice di mali incurabili. Oggi siamo alle prese con i gendarmi della democrazia e del rispetto ambientale, neanche a dirlo, gli Stati Uniti d’America! Impegnati in prima linea con i propri eserciti a massacrare chiunque voglia vivere una vita diversa da come loro la intendono e poi, anche a far rispettare l’ambiente, da qui le salatissime multe alla Volkswagen ed alla Chrysler-Fiat colpevoli, secondo loro, di non rispettare le normative in materia di omologazione dei veicoli, in particolare sulle emissioni. Come avremmo fatto senza gli Stati Uniti d’America, chi ci avrebbe aperto gli occhi su cotanto disastro ambientale? Probabilmente nessuno, ma ora che i difensori a stelle e strisce della democrazia e dell’ambiente si sono mossi, ecco che anche i loro ascari dell’Unione Europea hanno fatto un bel passetto in avanti ed hanno chiesto, attraverso multe e sanzioni varie, una bella vagonata di miliardi di euro a Volkswagen e Chrysler-Fiat.
Che dire, bravi a tutti, senza gli americani e la U.E. saremmo morti avvelenati a causa della circolazione delle vetture delle due case automobilistiche, ora possiamo stare tranquilli, possiamo continuare a mangiare e bere tutto il cibo edulcorato proveniente da oltreoceano, possiamo continuare a mangiare frutta e verdura inquinata da pesticidi di cui la statunitense Monsanto è la maggior produttrice mondiale, possiamo continuare a vedere morire di cancro centinaia di migliaia di persone a causa dell’inquinamento provocato dai proiettili all’uranio impoverito utilizzati dagli eserciti dello “Zio Sam” nelle centinaia di teatri di guerra in cui questi sono quotidianamente presenti. Che dire, meno male che ci sono gli americani!
Però, io credo che dietro tanto zelo nell’individuare l’inquinamento provocato dalle auto europee, alla luce del fatto che mai gli U.S.A. si sono sognati di firmare un protocollo d’intesa a livello mondiale per l’abbattimento dei “gas serra”, si nasconda la volontà di affossare l’industria pesante del vecchio continente e che questo avvenga per giunta con la colpevole collaborazione dell’Unione Europea la dice lunga su quanto simili istituzioni non servano a nulla, non solo all’Italia, ma al mondo intero. Credo che la gente debba capire questo, debba sforzarsi di decifrare i messaggi provenienti da Washington e Bruxelles. Diversamente saremmo tutti costretti a vivere “democraticamente” all’interno di un mondo distrutto dal modello occidentale americano, modello assolutamente incompatibile con gli equilibri naturali che da sempre hanno garantito la sopravvivenza della specie umana.
Parliamoci chiaro, a diffondere l’inquinamento e lo spreco che si divora materiali e persone, che usa e getta risorse, che brucia, consuma e distrugge la natura è il neoliberismo e la globalizzazione di cui Stati Uniti d’America e Unione Europea sono da sempre i maggiori sostenitori, poi, se Volkswagen e Chrysler-Fiat hanno sbagliato è giusto che paghino, ma non è tollerabile che chi ha il monopolio dell’inquinamento e della distruzione si metta a dettare legge, sanzioni e modus operandi, sarebbe come se un ladrone denunciasse dei ladri minori con l’evidente solo scopo di rimanere lui l’unico a poter rubare.
Piuttosto, senza lacci e lacciuoli, diciamo cosa significano globalizzazione e liberalizzazione, raccontiamo alla gente che Stati Uniti d’America non sono solo surf & coca-cola, ma prima di tutto significano l’olocausto di oltre 100 milioni di nativi; che l’Unione Europea non ha nulla a che vedere con l’unione dei popoli, ma piuttosto nasce per accrescere il potere delle banche e poi, detto questo, fermi questi due principi base, passiamo alla verità che nessuno racconta, cioè al fatto ineludibile che le leggi della liberalizzazione consentono alle imprese minerarie occidentali di sventrare la Terra alla ricerca di rame, oro, stagno, uranio, ecc. per milioni di ettari e per decine di anni; consentono a imprese di paesi emergenti e multinazionali di distruggere centinaia di chilometri di foreste, di gettare nell’ambiente centinaia di migliaia di tonnellate di insetticidi, pesticidi e prodotti chimici di varia natura, il tutto per consentirci di portare in tavola a basso costo frutta, verdura, latte, carne e pesce, che ormai, ancor più che essere cibo, sono veleno!
Torre C.se 26 febbraio 2018
Il Segretario Federale
Paolo Bini