Sembra incredibile
Sembra incredibile, ma come al solito nel nostro Paese la realtà supera di gran lunga l’immaginazione più fervida. Le elezioni saranno il 04 marzo e ancora alla fine di gennaio i partiti non avevano le liste pronte, ancora si discuteva sui nominativi da candidare nei collegi uninominali ed ancora il maggior cruccio dei partiti non era rappresentato dal cosa fare per risollevare le sorti del Paese, ma bensì dal come fare a non scontentare le varie correnti in essi presenti. Abbiamo assistito a litigi più o meno importanti, soprattutto nel centro sinistra, ma anche gli altri non sono stati da meno, a cominciare dai grillini e dalle loro liste farsa di gente reclutata attraverso internet, neanche fosse diventato di vitale importanza, per dare un governo al Paese, essere su facebook, su instagram o su twitter; abbiamo assistito a minacce di scissione paventate all’interno di ogni schieramento e alla nascita di nuovi partiti al solo scopo di andare ad intercettare il voto di qualcuno dei tanti a cui le elezioni ispirano solo più conati di vomito. Abbiamo assistito, mentre il Paese continuava e continua nella sua lenta e inesorabile discesa a picco, a spettacoli indecenti per chi dice di voler governare l’Italia. Gentiloni, in piena campagna elettorale, gira il Paese e l’Europa straparlando di ripresa e crisi finita, poi, si leggono le statistiche, quelle vere, quelle fatte da “Rete Imprese Italia”, non edulcorate per far contenti i politici, e si scopre che in Italia chiudono 390 imprese al giorno!!!!! Terribile, devastante?! Evidentemente non abbastanza per far capire agli italiani che solo Italia Terra Celtica può, ma lo potrà sempre di meno perdurando la cecità politica delle popolazioni italiche, riorganizzare il Paese ed a questo dare la possibilità di riprendersi.
Solo nel 2017 Comital ha lasciato a casa 140 lavoratori a Volpiano (TO), Embraco ha fatto altrettanto a Chieri (TO), però i licenziati sono stati 497, Honeywell in provincia di Chieti ne ha lasciati a casa 420 e Michelin 578 in Italia di cui 400 solo a Fossano (CN) e si parla di ripresa! E Renzi nel suo demenziale tour ha anche il coraggio di rivendicare come buone le sue riforme che hanno riguardato il mondo del lavoro. Devastazione!
Hanno devastato l’Italia e agli italiani hanno anche il coraggio di andare a chiedere il voto per continuare la loro opera di distruzione. Negli ultimi 25 anni solo Fiat, Eni e Telecom hanno lasciato a casa i due terzi delle loro maestranze e tutto, nonostante tutto, pare vada bene, o comunque, pare possa essere accettato dagli italiani, incredibile?! NO, assolutamente vero!!!
Poco tempo fa avevo scritto che non riuscivo a capire il comportamento degli italiani ed oggi confermo alla grande, non lo capisco e non mi vergogno di ammetterlo, sarò duro di comprendonio, ma sinceramente non riesco a capirlo, nessuno al mondo è disposto a prendere tutta la vita sonori calcioni nelle parti intime senza reagire o almeno senza cercare di spostarsi, gli italiani si!
I miei militanti di recente mi hanno chiesto: “Ma è giusto stare a guardare anche stavolta senza presentarci alle elezioni?” La mia risposta è stata: “Per cosa dovremmo presentarci, per cercare di andare a strappare quella misera percentuale di voti da garantirci non più di 4 o 5 presenze in Parlamento? A cosa servirebbe? Forse potrebbe servire a quelli che di noi sarebbero eletti e andrebbero, senza nulla poter fare, a spartire con gli altri i soldi delle tasse del popolo italiano e poi? E poi Italia Terra Celtica inevitabilmente sarebbe accumunata alla partitocrazia romanocentrica, il nostro unico e principale nemico! No, Italia Terra Celtica sarà disponibile a creare liste sue solo quando saranno milioni di italiani a chiedercelo attraverso il tesseramento e la partecipazione e se questo non avverrà mai, mai, finché io sarò Segretario Federale, Italia Terra Celtica scenderà nell’agone della campagna elettorale dove pare che per gli elettori contino di più le promesse dei progetti. Non siamo nati per andare a fare beneficenza, per batterci in favore di ipocriti, ruffiani, vigliacchi e cercatori di sussidi, siamo nati per fare politica e la politica la si fa solo se si ha una grande base elettorale, diversamente si pensa solo a sistemarsi!”
Quindi staremo a casa, certamente non andremo a votare per nessuno perché ad oggi, mi pare di capire che dei partiti o degli schieramenti presenti ai blocchi di partenza, nessuno ha in programma una vera riforma federalista delle istituzioni; nessuno ha nei suoi progetti la cancellazione dell’iniqua figura del Presidente della Repubblica; nessuno parla di ridurre a 400 il numero dei parlamentari e di sostituire il Senato con la Camera delle Regioni; nessuno pare voglia inserire il tetto di 10.000 euro al mese per gli stipendi di Onorevoli, Senatori, Magistrati e dirigenti di aziende pubbliche; nessuno parla di mettere un tetto di 5.000 euro mensili alle pensioni pubbliche; nessuno ha mai scritto o parlato di abbassare l’Iva nel suo tetto massimo al 10% e nessuno ha, meno che meno, mai prospettato di voler cancellare la legge Fornero/Monti, di mandare in pensione tutti i lavoratori con almeno 32 anni di contributi versati e di alzare le pensioni minime a 1.500 euro al mese, nessuno l’ha mai fatto, così come nessuno ha un programma anche solo lontanamente somigliante al nostro progetto di riforma da tutti consultabile su www.italiaterraceltica.it, quindi, si sta a casa perché non avendo la forza per cambiare, l’unica cosa che possiamo fare è quella di non renderci complici, attraverso il voto, del prossimo disastro di cui la partitocrazia romanocentrica ci farà certamente dono.
Torre C.se 05 febbraio 2018
Il Segretario Federale
Paolo Bini