CATALOGNA E COSI’ SI E’ SCOPERTO CHE GLI ANTIFASCISTI SONO FASCISTI
Allora, tanto per essere chiari e per cercare di capire, visto che in giro si sente dire di tutto e il contrario di tutto, visto che file di vigliacchi e leccaculo, al solo scopo di rivendicare la propria vigliaccheria come una cosa positiva, tifano affinché la voglia d’indipendenza catalana affoghi sotto le manganellate della polizia spagnola e sotto la repressione fascista del governo di Madrid, diciamo due parole, così, tanto per comprendere cos’è la Catalogna. La Catalogna, forse la più ricca Regione della Spagna, ha una forte identità culturale e una propria lingua, ha dato i natali a grandi artisti, pittori, architetti, filosofi, scrittori e politici come Salvador Dalì, Joan Mirò, Antoni Gaudì, Carlos Ruizzafon, Montserrat Caballè, Manuel Vasquez Montalbano, Josè Maria Carreras, Eduardo Mendoza, Eusebi Guell, Pau Claris, Baldomer Lostau, Francesc Macià, Josep Lluis Carod-Rovira, Jordi Pujol e tanti altri, non si è svegliata con la voglia d’indipendenza solo ieri, soggetta ai sovrani d’Aragona, la Catalogna, annessa alla Spagna nel quindicesimo secolo, già nell’ottocento vide una forte rinascita del sentimento nazionalista che la portò ad avere, con l’avvento della Repubblica nel 1931, una particolare autonomia. Durante la dittatura fu il più importante e orgoglioso bastione dell’antifranchismo e, nonostante i metodi fascisti e stragisti del Generalissimo, oggi in parte rivisitati da Mariano Rajoy e da Re Filippo VI, anche allora si batté per la libertà e la democrazia. Non ne voglio fare una questione meramente economica, anche se è indiscusso il fatto che la Catalogna versa ogni anno nelle casse del governo centrale più di 10 miliardi di euro, piuttosto credo sia evidente a tutti, ovviamente non ai vigliacchi ed ai leccaculo già citati, che la Spagna, in occasione del referendum del primo ottobre, ha calpestato il diritto all’autodeterminazione del popolo catalano. Non solo, è questo è di una gravità inaudita, l’ha fatto arrestando giornalisti, esponenti politici, chiudendo i seggi elettorali, manganellando persone inermi armate della sola voglia di votare per la libertà e l’ha fatto spalleggiata da un’Unione Europea, che solo per l’arroganza mostrata nell’occasione non dovrebbe mai più esistere. Addirittura l’ha fatto con il consenso degli Stati Uniti d’America che per l’ennesima volta non hanno perso l’occasione di mostrare al mondo che dalle loro parti il sentimento di libertà e democrazia è completamente assente!
La Spagna ha gettato la maschera e così ha fatto l’Europa, altroché democrazia e libertà, la sola libertà lasciata ai popoli da questa dittatura capitalistica è quella di pagare le tasse, poi, di fatto si è costretti a vivere all’interno di enormi carceri dentro i quali si è liberi di disintegrarsi il cervello con i social network, di drogarsi, di bere sino all’autodistruzione, di rubare, di truffare, di raggirare gli elettori con promesse e inganni, ma non si è liberi di pensare, di parlare e di lottare democraticamente, senza violenza, per le proprie libertà e per le proprie idee. E’ inutile e puerile, da parte di Madrid, farsi scudo con la Costituzione, non è mai esistita Costituzione che non sia stata “violata” dai cambiamenti, che raramente nella storia antica e moderna del mondo sono avvenuti pacificamente, quindi, una volta di più ci sarebbe da rendere onore e da imparare dal popolo catalano che non è ricorso ad attentati, violenze e guerra civile, ma si è messo in coda pacificamente per recarsi alle urne dove ha espresso la sua volontà con un sonoro 90% a favore dell’indipendenza dalla Spagna.
Noi di Italia Terra Celtica, unico movimento politico italiano slegato dalle logiche partitocratiche e massoniche, unica forza politica presente sul suolo italico da sempre schierata in favore della libertà e del federalismo e contro lo schiavismo politico ed economico impostoci dalla Nato e dall’Unione Europea, visti i metodi “democratici” sempre più in uso, preso atto dell’abuso della parola “libertà”, violentata nel suo significato dai “liberi” e “democratici” governi aderenti alla U.E. ed al Patto Atlantico, ci sentiamo vicini al popolo catalano, al suo leader Carles Puigdemont ed al loro sogno di recuperare quell’identità perduta per la quale solo un vero popolo sa ancora soffrire e lottare, soprattutto oggi che tutto viene stritolato dalla globalizzazione totalitaristica imposta al mondo dalle grandi multinazionali e dalle grandi banche d’affari che esercitano il loro potere protette dall’enorme arsenale militare a stelle e strisce.
Quello che sta accadendo in Spagna ci regala una sola certezza, la democrazia e la libertà non esistono più e statene certi, presto verranno emessi dalla “cattolica” e “democratica” Madrid mandati di arresto per il capo della Polizia catalana, Josep Trapero e per il leader indipendentista, Carles Puigdemont, un modo come un altro per comunicare a tutti, sempre per la felicità dei vigliacchi e leccaculo di cui sopra, che il diritto ad essere uomini liberi su libero suolo è solo unicamente una truffa messa in atto a danno dei popoli dai signori della Terra.
Viva la Catalogna, viva la democrazia e l’esercizio del diritto universale di autodeterminazione!
Il Segretario Federale
Paolo Bini
Pubblicato su “La Terra del Sole” di ottobre 2017