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La politica la fa il popolo e nessun altro

by / giovedì, 05 ottobre 2017 / Published in Cultura e informazione

Ma scrivere, coinvolgere brava gente che ci crede e si mette a disposizione, come accade, per governare i comuni, ad oggi solo piccoli comuni, sobbarcarsi migliaia di Km ogni anno per cercare di propagandare le nostre idee e il nostro progetto, serve a qualcosa?!

La gente legge? E se legge, capisce? Due domande alle quali non credo di saper rispondere, i dati, più o meno ufficiali ci parlano di un’Italia devastata; di un’Italia che ha quasi completamente smantellato il suo sistema produttivo; di un’Italia ostaggio della malavita organizzata; di un’Italia che ha cancellato il diritto alla pensione ad un’età che non sia prossima alla morte; di un’Italia dove cure ed  esami ospedalieri sono negati in tempi accettabili a chi non ha i soldi per pagarseli in una struttura privata; di un’Italia che ha regalato la scuola ai partiti; di un’Italia dove non passa un sol minuto senza che qualche associazione chieda donazioni ai cittadini per la ricerca dimenticata dallo Stato; di un’Italia dove la politica partitocratica promette senza mantenere da più di mezzo secolo; di un’Italia dove chi ancora lavora e paga le tasse è considerato meno di niente; di un’Italia dove anche l’immigrazione clandestina, come la droga e la prostituzione, diventa business; di un’Italia dove i fallimenti delle banche, così come è stato per quello Alitalia, vengono fatti pagare ai contribuenti; di un’Italia dove la giustizia ha un occhio clemente e di riguardo solo per i malfattori; di un’Italia dove spesso per un’automobilista onesto è più pericoloso incrociare una pattuglia delle forze dell’ordine piuttosto che un rapinatore; di un’Italia dove si investe più denaro in autovelox che non per l’acquisto di macchine per le TAC, le risonanze magnetiche e per potenziare gli ospedali pubblici; di un’Italia ridotta ad un’immensa pattumiera, dove sono fiorite innumerevoli associazioni con lo scopo di richiedere danni allo Stato e dove, a suo tempo, c’erano solo ciechi e sordi mentre la mafia con la complicità delle istituzioni riempiva il sottosuolo di rifiuti tossici; di un’Italia dove è normale che chi percepisce una pensione d’invalidità, perché non vedente o impossibilitato a camminare, venga sorpreso a guidare l’auto, la moto o a giocare a calcio; di un’Italia che da sempre fa coincidere i lavori pubblici con lo spreco di denaro; di un’Italia che stanzia miliardi per le missioni militari all’estero e per la ricostruzione nei Paesi allegramente bombardati dai nostri alleati americani, francesi e inglesi e poi si dimentica di avere migliaia di cittadini italiani terremotati costretti in tenda ed a far la coda ai wc chimici; di un’Italia che ha distrutto il piccolo commercio con gli studi di settore ed ha favorito l’invasione del territorio ad opera delle grandi catene di distribuzione che garantiscono lavoro precario e sottopagato; di un’Italia che ha privatizzato tutto quello che c’era da privatizzare ed ha rinunciato a fare economia ed a dettare le regole di mercato; di un’Italia dove la politica si è consegnata “mani e piedi” alle grandi multinazionali ed all’Unione Europea; di un’Italia che con l’assurda ed iniqua gestione delle quote latte ha rovinato migliaia di aziende agricole; di un’Italia pronta a massacrare chi protesta giustamente e che, invece, sta a guardare quando dei banditi incappucciati gli distruggono le città in nome della solidarietà e del buonismo; di un’Italia che getta nel cesso migliaia di miliardi di euro in sovvenzioni e assegni di mantenimento in favore di rifugiati politici provenienti da ogni dove e per garantire un sussidio al numero sempre più crescente di italiani che perdono il lavoro; di un’Italia dove l’abusivismo edilizio è talmente diffuso da essere oggi una delle principali fonti d’occupazione; di un’Italia capace di dividersi su problematiche assurde e inesistenti e di stare a guardare inebetita mentre il Paese si appresta a chiudere per fallimento!  

Ora, in quest’Italia, serve ancora scrivere e impegnarsi per migliorare le cose?!

Non so, posso capire che Italia Terra Celtica non sia depositaria della verità, il nostro progetto può senz’altro essere migliorato, ma all’orizzonte non ne vedo di migliori, anzi, tanto per essere chiari, all’orizzonte non vi è un solo straccio di progetto per il Paese che non sia il nostro. Certo, tutti gli altri hanno la possibilità di passare sulle reti nazionali ed hanno la possibilità di avere spazi di riguardo sulla carta stampata di grande diffusione, ma quello che dicono e quello che scrivono va ascoltato e va letto e va fatto con attenzione, diversamente è assolutamente meglio e senz’altro più dignitoso smetterla di lamentarsi e di piangere miseria.

La gente legge? E se legge, capisce?

Non so, credo che ai più in fin dei conti non freghi nulla, diversamente non saremmo in queste condizioni, quello che mi fa specie è vedere un Paese dove tutto viene giustificato quando si fa per i figli, si ruba, si truffa, si rapina, si uccide, si spaccia, ci si prostituisce? Se lo si fa per dar da mangiare ai figli non è poi così grave, in fondo i “figli so piezze core” e qualsiasi cosa si faccia per loro trova la comprensione della legge e dell’opinione pubblica, importante, però, è non interessarsi di politica, non cercare di cambiare le cose, accettare l’elemosina partitocratica e gettare nel cesso, se mai se ne è avuta una, la propria dignità!

La politica la fa il popolo e nessun altro!

IL Segretario Federale

Paolo Bini

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