FORGOT YOUR DETAILS?

Apriamo il nostro cuore all’amore, basta pigrizia e paure

by / lunedì, 28 agosto 2017 / Published in Cultura e informazione

Voglio provare a cominciare da Vanessa, forse, la più conosciuta farfalla italiana diurna, da lei che decide di scambiarsi le ore di veglia con una falena. Vanessa è una grande volatrice, ma gli manca lo scoprire l’aria della notte così come alla falena mancano i tanti segreti della luce. Non so se posso essere stata chiara, come sempre ci ho provato, quello che vorrei si capisse è come sia necessario conoscere per sapere e giudicare. Troppo spesso, a sentire i nostri politici, ma anche a sentire la gente comune, gli elettori, la conoscenza delle cose e dei fatti non sembra stare alla base di ciò che dicono e se per i politici può valere il discorso delle opportunità, dell’esigenza del voto, del tornare ad essere eletti, per il popolo ciò non vale. Gli elettori devono metterci maggiore attenzione, ragionare con la propria testa, non servirsi di slogan e ideologie preconfezionate nelle segreterie di partito per esprimere ciò che pensano, o meglio, che credono di pensare, perché, inevitabilmente, così facendo si mutano in mezzi di propaganda politica, gratuitamente, al servizio di questo o quel partito.

Conoscere è possibile, non è neanche difficile, non servono particolari attitudini, né esagerati titoli di studio, solo non bisogna essere pigri. Questo vale per tutti, donne e uomini.

Il nostro mondo è pieno di paroloni che, per l’uso che se ne fa, troppo sovente risultano essere vuoti, ciò nonostante, allo stesso modo delle preghiere, vengono da tutti ripetuti e così, ovunque si vada e si assista ad una discussione fra ferventi elettori, o qualunque talk show televisivo si guardi è tutto un fiorire di “apertura”, “dialogo”, “alleanze”, “territorio”, “cambiamento epocale”, “dogma politico”, “cost pricing”, “cross holding”  ecc. ecc., tutte parole che servono unicamente a coprire il vuoto, tutte parole, tante delle quali, per i più dal significato sconosciuto, utilizzate in maniera liturgica, senza pensare, senza trovare nel profondo dei propri cuori, il discorso vero, le domande e le risposte necessarie al raggiungimento della verità. Certo, così è più comodo, non c’è neanche bisogno di pensare, c’è chi lo fa per te e poi, così è più facile la condivisione, è più facile sentirsi parte di qualcosa di collettivo, però, così si perde la verità delle cose; così si affida ad altri il compito di pensare e decidere; così si rinuncia a vincere le proprie paure, le proprie timidezze; così si finge, ci si nasconde, si rinuncia a lottare, a farsi valere, si rinuncia alla magia della vita.

La magia non esiste più?! Alcuni vorrebbero farci credere che non è mai esistita, ma non è così, la magia esiste, ma troppo velocemente sta svanendo, il bacio mortale della politica romanocentrica sta cancellando il sorriso dal volto di milioni di uomini e donne e la gente, ancora oggi, non si rende conto che un sorriso vale più di mille baci, unicamente dispensati, sotto forma di promesse, per nascondere l’assoluta mancanza d’amore che alberga nelle stanze della politica italiota.  Credo che queste cose, l’incapacità di riconoscere la bugia dalla verità, un bacio dato senza amore da un sorriso sincero, siano alla base delle devastanti scelte politiche degli elettori italiani.

La vita è ormai diventata questa, almeno per i più, tutto è omologato, le uniche “vie di fuga”, attentamente controllate, sono riposte nei social network e nell’uso sempre più massificante di internet, nella realtà virtuale, che non pone di fronte a scelte e decisioni, che non spinge ad apparenti salti nel vuoto come può sembrare, ai milioni di “cuor di leone” che si rifugiano in facebook, scegliere la lotta di Italia Terra Celtica. Accade, se non tutti i giorni, comunque spesso, che quando meno te lo aspetti incontri una persona, incroci il suo sguardo e la parte più intima di te sa che potrebbe cambiarti la vita, ma invece, incurante, temendo il dove quello sguardo può portarti,  tu sorvoli e procedi per la tua strada come tutti i giorni, rinunciando al cambiamento, rifiutando la magia della vita e cercando in quello che hai, trovando un’infinità di scuse per farlo, la “tana” per proteggerti dal nuovo che ti spaventa.

Cosa genera tali comportamenti, cosa spinge la gente a scegliere il certo, sia pur squalificante e dannoso, all’incerto portatore di entusiasmo, voglia di lottare e amore, questo non lo so, posso solo registrarlo, nella speranza, quella non deve mai mancare, che al più presto le masse capiscano che l’amore non è pretesa, ma conquista e che dietro uno sguardo capace di arrivare alla nostra parte più intima, certo, non ci saranno promesse e proclami, ma certamente ci saranno desideri, sogni, suggerimenti preziosi e amore. Quando la regolarità dei comportamenti non risiederà più nel temere e rifuggire il nuovo, ma tutto quello che oggi spaventa sarà ritenuto regolare, allora sarà la fine della dittatura partitocratica, sarà la fine di questo Stato spietato con i deboli e ossequioso dei poteri forti, sarà la fine di chi ha fatto delle promesse la sua professione, sarà la fine di chi ha progettato per gli italiani un futuro da servi della gleba. Sarà il momento della rinascita federalista sul crollo del regime partitocratico, la nuova politica italiana troverà nell’amore per la propria Terra il seme dal quale rigermogliare.

Irina Tancau

Resp.le Org.vo Federale

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