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Terra, pianeta in bancarotta

by / martedì, 17 gennaio 2017 / Published in Energia e Ambiente

Secondo il team di ricercatori di Stoccolma guidato da Johan Rockström, direttore dello Stockholm Resilience Centre e professore di Sistemi idrici e sostenibilità globale all’Università di Stoccolma, il nostro “piccolo” pianeta è in bancarotta. Non si pensi ora alle solite ruberie dei politici e alle razzie delle banche, qui è peggio, molto peggio e, assodato che alla base del disastro ambientale che un po’ alla volta sta sconvolgendo il nostro mondo c’è sicuramente l’avidità umana, ora la cosa di cui tenere conto è che non si può più, assolutamente, continuare a far finta di niente, continuare a scindere le problematiche ambientali da quelle politiche, sociali ed economiche. E’ stato uno dei nostri primi manifesti ed oggi più che mai, a 10 anni dalla nascita di Italia Terra Celtica, è quanto mai attuale: “FARE DELLA POLITICA ENERGETICA E AMBIENTALE IL FULCRO DELLA POLITICA ECONOMICA”!

Nessuno ci ha dato retta, certamente non la politica romanocentrica, tutta concentrata negli scambi d’insulti rituali fra un partito e l’altro; non ci hanno dato retta i governi degli altri Paesi, tutti concentrati a servire gli Stati Uniti d’America e dimostrare a questi il più assurdo e vigliacco servilismo, ma quel che è peggio e qui onestamente fatichiamo a farcene una ragione, non ci hanno neanche dato retta le persone, quelle che si lamentano dell’inquinamento e dell’invasione dei cibi spazzatura. Certo, è più facile fare politica gridando, urlando e promettendo, ma non è il modo per poi arrivare a migliorare le cose, credo che basti guardare la situazione politica italiana per rendersi conto quanto alle parole sarebbero preferibili i fatti. Comunque, oggi nell’era del “salutismo” e della “guerra globale all’inquinamento”, una sola cosa è certa, è lo è con buona pace dei milioni di ben pensanti che mangiano integrale e vanno a correre nei parchi delle grandi città respirando a pieni polmoni tutta la “merda” che è nell’aria, quella cosa sono i danni indotti dall’uomo su clima e biodiversità, sono l’alterazione dei cicli di azoto e fosforo, sono la perdita di foreste e la desertificazione di milioni di km quadrati di pianeta. Vogliamo provare a dare una traduzione a tutto questo, soprattutto ad uso e consumo dei troppi frequentatori dei social network che non perdono occasione per dimostrare quanto infinita può essere l’ignoranza umana? Bene, allora traduciamo così il massacro ambientale che sta sconvolgendo tutti gli equilibri mondiali a cui eravamo abituati, i cambiamenti climatici altro non sono che la causa delle grandi catastrofi naturali che stanno rendendo inospitali enormi aree del pianeta, ovvero ad oggi si stima che in media siano circa 25 milioni all’anno i migranti forzati a causa dei disastri ambientali ma, con buona pace dei tanti Salvini sparsi per il mondo, che fanno della lotta all’immigrazione clandestina la loro bandiera, lo scienziato Norman Mayer ha previsto che entro il 2050 i “climate refugees” potranno arrivare ad essere 200 milioni.

Non so se sono stato chiaro, lo ripeto, entro il 2050 avremo 200 milioni di persone che si sposteranno dalla loro residenza abituale perché divenuta invivibile ed allora a cosa varranno le proteste e le stupide e arroganti richieste di gettare a mare i profughi o nella migliore delle ipotesi di rispedirli a casa, quale casa se hanno perso tutto???

Quello che è dato vedere è un enorme egoismo, all’americana, ognuno pensa a stento per se stesso, crede che il mondo finisca dove finisce il proprio naso e non fa nulla per evitare alle grandi multinazionali, ai governi predatori ed alle grandi banche d’affari di disporre della terra, dei cieli e dei mari a loro piacimento in evidente spregio della natura e dell’uomo. Bisogna darsi delle classi politiche che abbiano quale scopo principale la tutela della Terra e di chi la vive, i razziatori, quelli che hanno sempre fatto del guadagno il loro scopo principale, quelli che hanno fatto del denaro il loro credo pagano, sono da considerare dei delinquenti della peggiore specie, hanno sulla coscienza migliaia, quando non milioni di morti e questa aberrazione va fermata! Il mondo da soli non lo possiamo cambiare, ma possiamo cominciare dall’Italia e cercare negli altri Paesi degli alleati, non siamo soli a lottare contro lo strapotere del denaro, contro l’invadenza statunitense che vuole l’intero pianeta assoggettato con le buone o con le cattive al loro sistema di vita, però dobbiamo cominciare, dobbiamo crederci in questa lotta, diversamente saremo tutti responsabili della distruzione della Terra, della Libertà, della Democrazia e della non vita che lasceremo in eredità ai nostri figli.

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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