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L’illusione è finita, ma di orgoglio non c’è traccia!

by / lunedì, 22 agosto 2016 / Published in Sicurezza e salute

Per qualche decennio, dopo la fine della seconda guerra mondiale, ci eravamo illusi di vivere in uno Stato democratico. Ci eravamo illusi che il popolo contasse qualcosa e che i meravigliosi concetti di “stato sociale” e di “sovranità popolare” non fossero solo illusioni date in pasto alla gente per poterla meglio fregare.

Oggi l’illusione è finita!

Le ruberie, le truffe, le promesse mancate, l’evidente scollatura fra politica e bisogni del popolo, hanno creato una Nazione senza certezze e senza futuro dove la gente ha smarrito, nella quasi totalità, qualsiasi tipo di valore etico e morale. Gli italiani non hanno più fiducia in nessuno e quel che è peggio, come accadeva in passato con i monarchi e con i nobili, si sono ridotti ad un ammasso di genti, che alla politica ed ai potenti che la gestiscono, non chiedono rispetto dei diritti, non leggi eque, non lavoro certo, ma elemosina!

Una volta si osannavano Re, Conti, Duchi e Marchesi, al loro passaggio, dopo che questi li avevano depredati con tasse ingiuste e smisurate, i sudditi allungavano il cappello nella speranza di ricevere pochi spiccioli. Oggi si osanna il Renzi di turno, i ministri, i parlamentari, i Presidenti di Regione, gli assessori e i Sindaci delle grandi città, ci si accontenta di un autografo o di poter posare in una foto con il politico importante, salvo poi far fatica ad arrivare a fine mese ed a mandare i figli a scuola. Insomma il servilismo è tornato a farla da padrone, gli italiani con il loro ottuso modo di rapportarsi alla politica hanno compiuto, ormai quasi totalmente, la più inconcepibile e assurda metamorfosi: da cittadini si sono ritrasformati in sudditi!

Complimenti! Che dire ancora, l’Italia è continuamente, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, saccheggiata da una classe politica indegna di rappresentare qualsiasi popolo, ma evidentemente non gli italiani. Non passa giorno senza che i media siano costretti ad informarci di rapine, omicidi, truffe e furti, compiuti da banditi già ripetutamente condannati e pur sempre a piede libero; siamo in costante recessione, il governo, ormai da innumerevoli anni e indipendentemente dalla colorazione politica, non azzecca più una sola previsione di bilancio e noi, incredibile ma vero, facciamo fatica a trovare italiani, appena normali, capaci di credere, sognare e amare. Dispiace dirlo, ma le cose stanno così, per cambiare non servono gli eroi, servono padri e madri che abbiano voglia di lasciare ai propri figli un Paese vivibile dove i diritti del popolo siano rispettati, dove non si debba per forza vivere di raccomandazioni e ricatti.

Certo ci va coraggio, il coraggio di essere Uomini e Donne liberi, il coraggio di dire basta e di disobbedire alle leggi ingiuste, non per creare disordini, ma per creare una nuova Italia, libera, democratica e federalista.

Ai tanti che ancora oggi non hanno preso coscienza del significato di “democrazia rappresentativa”, mi permetto di ricordare, o di fargli notare, che nessuno, dal 1946 ad oggi, è mai entrato nella “stanza dei bottoni” con la forza, con l’inganno o in maniera furtiva, tutti ci sono sempre entrati dal portone principale, sospinti dal voto popolare di milioni di persone capaci di lagnarsi, ma assolutamente incapaci di trovare dentro di sé quel minimo residuato d’orgoglio che già da tempo avrebbe dovuto fargli dire basta!

Il Segretario Federale

Paolo Bini

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