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Che vergogna!

by / lunedì, 18 aprile 2016 / Published in Esteri

Oramai, a vedere quanto siamo infeudati con gli Stati Uniti, con la Francia, la Germania e la Gran Bretagna, c’è da chiedersi, ma serve ancora andare a votare, quando tutti i partiti oggi presenti in Parlamento, prima degli interessi degli italiani, curano con dovizia e servilismo gli interessi dei “nostri alleati”?

La gente, quella che si scalda quando viene rapinata, quella che chiede casa e lavoro, quella che lavora per un “tozzo di pane”, quella che non trova i soldi per far studiare i figli o per mandarli dal dentista, quella che non riesce nemmeno più a curarsi, tutta questa gente, si rende conto di quanti miliardi stiamo sperperando per finanziare le nostre missioni militari all’estero, oltretutto sempre subalterne, pericolose, inutili e, ancor peggio, funzionali ad accrescere la conflittualità, il radicamento e l’espansione del terrorismo?!

Essere servi degli americani costa, costa tanto, troppo, abbiamo il debito pubblico alle stelle; i contratti di lavoro hanno ormai quale unica caratteristica comune la decurtazione salariale; le imposizioni fiscali sono diventate insostenibili, si lavora esclusivamente per pagare le tasse; le scuole, la sanità, le forze dell’ordine e la giustizia sono continuamente vittime di tagli assurdi che ricadono su tutti ed a farne maggiormente le spese sono coloro che non si possono permettere scuole private, medici a pagamento e, nel caso di bisogno, avvocati decenti.

Ciò nonostante non esiste forza politica, tranne Italia Terra Celtica, che ha il coraggio di dire agli italiani la verità, ovvero, le cose possono solo peggiorare e lo possono fare drasticamente e in malo modo perché, è palese, mai, a nessuna longitudine o latitudine, un popolo servo, qual è quello italiano, è vissuto decentemente, in pace e con la prospettiva di un futuro migliorabile.

Quello che ci ha regalato la partitocrazia romanocentrica è un’Italia filo-statunitense e filo-atlantica dove da oltre mezzo secolo, sino all’autolesionismo, viene esercitato il più bieco servilismo. A tal proposito si potrebbero fare centinaia di esempi ma, senza andare troppo lontano e senza esercitare troppo la memoria, ci si può fermare all’assurda guerra alla Libia di Gheddafi quando nel 2011, per far contenta Parigi e i nostri padroni a stelle e strisce, abbiamo lasciato che questi trasformassero la Sicilia e la Sardegna in due portaerei da dove furono sferrati gran parte dei raid contro il governo amico dell’altra sponda del Mediterraneo.

Quello che ci ha portato in dono l’efferata uccisione di Gheddafi, quasi certamente da attribuirsi ai servizi segreti francesi, è l’avanzata del terrorismo islamico; una Libia distrutta, dilaniata dalla guerra civile, dove le minoranze religiose, cristiani in testa, vengono perseguitati dalle milizie armate islamiste che con la guerra civile hanno acquisito veri e propri arsenali e dove il nuovo governo, che tanto piace all’occidente, ha nuovamente instaurato la legge islamica della Shari’a reintroducendo la poligamia vietata da Gheddafi che con la Giamahiria  garantiva la libertà di culto. Non solo, in particolare per noi italiani ha significato la perdita di pozzi petroliferi e di contratti per Eni e aziende partner con le ovvie drammatiche conseguenti ricadute sul piano economico-energetico che né le parole di Renzi, né l’informazione drogata che ci propinano quasi tutti i media, potranno mai colmare. Le bugie non servono per mangiare e sulla menzogna non si può costruire null’altro che menzogna, questo dovrebbero saperlo tutti, ma i nostri politici fanno finta di niente e vanno avanti, come nella peggiore tradizione italiota, a raccontare balle agli italiani, convinti che questi continuino a farsi infinocchiare o tuttalpiù trovino sfogo in “guerre fra poveri”, nelle quali, negli anni, le genti di “casa nostra”, ahimè, hanno dimostrato di non aver rivali al mondo. Lo scenario che ci si para davanti non è solo triste, è devastante e lo è ancor di più a vedere come i “pacifisti senza se e senza ma” di sinistra memoria si sono dileguati come neve al sole allorché i loro “capi-bastone” si sono insediati nelle stanze del potere politico, coadiuvati e sostenuti, incredibile ma vero, da partiti sedicenti di centro o di destra…..che vergogna!

IL Segretario Federale

Paolo Bini

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