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Italia, patria dei paradossi

by / mercoledì, 10 febbraio 2016 / Published in Sicurezza e salute

In Italia cresce senza sosta il numero di truffe, rapine e furti, ufficialmente nell’ultimo anno c’è stato un incremento del 10%, però, c’è da tener conto che ormai la sfiducia nelle istituzioni è tale che molti, se non coperti da qualche forma assicurativa o se non subiscono danni fisici, non si recano neppure più da polizia e carabinieri per formalizzare la denuncia. Ormai siamo, per i malviventi, il “Paese del bengodi”. Gli unici che possono “lavorare” sicuri della protezione del sistema giuridico e sicuri di non dover mai rischiare visite della Guardia di finanza sono coloro che hanno fatto del delinquere il loro sistema di vita.

Guai a difendersi da rapinatori e ladri, da truffatori ed anche da potenziali assassini, se si dovesse avere la meglio sul delinquente di turno, sarebbe lo Stato ad intervenire, a trascinare il cittadino onesto in tribunale, a condannarlo a risarcimenti folli e anni di galera.

Noi viviamo, ovviamente per colpa del popolo elettore, il paradosso che vede il delinquente premiato se dovesse andargli male l’atto criminoso e il cittadino che viene escluso da qualsiasi forma di risarcimento nel momento in cui rimane vittima di un assalto all’abitazione, al negozio, all’attività o, semplicemente, viene aggredito e derubato per strada.

Più che mai, visti i tagli che hanno compromesso definitivamente la sanità pubblica; viste le continue riforme al ribasso del sistema scolastico e vista l’impossibilità di andare in pensione se non da morto o da moribondo, non si capisce per cosa si continuano a pagare le tasse.

E’ vero che un Paese democratico, libero, con uno stato sociale avanzato, va finanziato e tutti vi debbono contribuire in proporzione al loro reddito, ma è anche vero che l’Italia, se non sulla carta, non è un Paese democratico, non è libero e, nella maniera più assoluta, non ha uno stato sociale avanzato.

Il nostro è uno degli otto Stati dell’Unione europea, insieme con Bulgaria, Cipro, Grecia, Lituania, Lettonia, Slovenia e Romania, dove non esistono servizi generici di assistenza alle vittime. Recentemente li hanno istituiti per le vittime di usura, terrorismo, mafia e violenza sessuale e tutti, credo, sanno come funzionano, o meglio, come non funzionano!

Tutto ciò mentre politici che hanno governato per anni, ora “all’opposizione”, sfilano in televisione ergendosi a protettori degli offesi. Di fatto nessuno ha mai fatto niente e da ciò che è dato vedere nessuno farà mai niente, però, tutti hanno sempre promesso e da ciò che è dato vedere e sentire, continueranno a farlo per il sommo gaudio dei milioni di italiani che continuano a preferire le promesse ai fatti.

Due cose, forse, mancano alla gran parte del “popolo italiano”, la consapevolezza e la conoscenza, so che molti, come al solito, troveranno modo di sentirsi offesi perché convinti di saperne sempre di più, ma fa lo stesso, il politichese non fa parte del bagaglio di Italia Terra Celtica, noi ci siamo imposti di portare in politica la verità, non la nostra, semplicemente la verità che, credetemi, esiste ed esisterà sempre!

Dunque, gli stranieri che vengono in Italia e sono vittime di un reato hanno diritto al risarcimento, gli italiani no! E ciò nonostante alcune sentenze “coraggiose” abbiano riconosciuto i principi in vigore nell’Unione Europea, un paradosso, certo, ma la nostra è la patria dei paradossi, dove chi è all’opposizione farebbe di tutto e anche di più, salvo poi scordarsene, come sempre accaduto, quando è al governo.

Tutto questo, però, non è più solo cosa nostra, siamo nell’Unione Europea e determinati principi nel bene o nel male vanno rispettati, così, se fino a ieri ce la si poteva cavare piangendosi addosso, ora questa pratica, esclusivamente italiota, non basta più. Ora si pagano multe e le si paga salate, infatti, nel 2011 la Commissione Europea ha aperto al riguardo una procedura d’infrazione rivolgendosi alla Corte U.E. per multarci ed proprio quest’anno che è attesa la sentenza che, ovviamente, sarà di condanna per non aver recepito una direttiva europea del 2004 che prevede il risarcimento per chi è vittima di reati, quali appunto: truffe, furti, rapine ecc. Così, da brava detentrice di record, esclusivamente negativi, l’Italia sarà l’unico Stato dell’Unione Europea e del mondo che userà le tasse pagate dal suo popolo per pagare le proprie mancanze nei confronti degli italiani, soprattutto, di quelli più deboli!

La follia! Certo, ma sapere che si potrebbe porre fine a tutto ciò semplicemente approcciandosi alla politica in maniera diversa e non farlo, è altrettanto folle. E’ sempre più vero, ogni popolo ha il governo e i politici che si merita.

Il Segretario Federale

Paolo Bini

 

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