FORGOT YOUR DETAILS?

Le scelte sono due: Tornare ad essere Italiani liberi o rimanere travolti dal fallimento partitocratico…..

by / lunedì, 08 febbraio 2016 / Published in Giustizia e società

In un periodo come questo, di crisi economica, sociale e morale, in cui si cerca di esorcizzare la recessione, che di fatto viviamo, col solo utilizzo delle parole, senza mai ricorrere a fatti concreti, i tagli che il governo impone a sanità, servizi e stato sociale, propinati come necessari, vengono percepiti come arbitrari dalla popolazione e non perché il popolo non capisce le difficoltà del momento, bensì perché questi sono assolutamente arbitrari, arbitrari e dannosi.

Ormai le tasse si pagano solo più perché si deve, perché è imposto dallo Stato, ma in cambio di queste il popolo non riceve più nulla, la sanità è a pezzi; il diritto alla pensione è stato spostato ad età prossima alla morte, ovviamente solo per i lavoratori, soprattutto per quelli del privato, poi, i nostri politici, i magistrati, i dirigenti delle aziende pubbliche, gli ufficiali di esercito e corpi di polizia, continuano a rimanere una casta a parte, loro non vengono mai toccati da alcun taglio alla spesa, per loro, per i loro super stipendi e per le loro super pensioni, i soldi si trovano sempre.  

In Italia non vi sono più punti di riferimento, siamo il frutto della globalizzazione, ci mischiamo agli altri, però, senza formare un amalgama, abbiamo scelto di scimmiottare gli americani e ci siamo riusciti bene, meglio di ogni altro popolo, a connotare la nostra società, infatti, è l’individualismo o, se preferite, l’assoluto disinteresse per ciò che succede agli altri che poi, inevitabilmente, siamo tutti noi.

Tutto è cambiato velocemente, troppo velocemente, la gente non se n’è nemmeno resa conto, la sinistra e la destra non esistono più; le lotte dei lavoratori sono diventate il pretesto per continuare a far esistere un sindacato utile solo più per firmare contratti di lavoro al ribasso in ossequio ai bisogni ed ai desideri dei “padroni”; la sanità pubblica serve esclusivamente per indirizzare il cittadino verso quella a pagamento; le istituzioni politiche, ecclesiastiche e familiari, si sgretolano in un marasma di paradossi e contraddizioni che ormai hanno annientato le regole forti che tenevano in piedi, nonostante tutto, i valori della nostra società; la verità non è più dettata dai fatti, ma dalle convenienze e dalle opportunità politiche. Ciò che ci si para dinnanzi è una via lastricata di agguati e incertezze, una via della quale non si vede l’uscita, ma che forzatamente stiamo percorrendo come sbandati, disorientati, senza regole, alla mercé di uno Stato predone, nel comportamento, sempre più simile ad un avvoltoio. Uno Stato che non garantisce il diritto allo studio e al lavoro ai propri cittadini, che umilia l’istruzione pubblica e annichilisce il concetto di meritocrazia, uno Stato fallito, frutto di una società e di una politica fallita.

Cosa ancora bisogna attendere prima di prendere coscienza che così continuando si va dritti verso la catastrofe, verso l’annientamento dei riferimenti culturali che sino all’imbarbarimento importato dagli U.S.A. ci avevano dato la rotta da seguire?

Cosa ancora si deve sopportare prima di capire che bisogna cambiare, che ci si deve battere per distruggere definitivamente la partitocrazia romanocentrica e tornare, se ci si sente tali, ad essere Italiani, liberi dagli assurdi diktat che ci arrivano da Roma, da Bruxelles e da Washington?!

Il Segretario Federale

Paolo Bini

Lascia una risposta

TOP