Senza magia e immaginazione, schiavi della “modernità”
Credo che, se si riuscisse un attimo a staccare la mente dall’informazione indottrinata che ci offre, per giunta a pagamento, la partitocrazia romanocentrica, ci si potrebbe rendere conto della grande importanza dei miti, delle tradizioni e delle leggende, non a caso relegate fra le cose inutili, retaggio di un passato volutamente occultato da questo regime sedicente democratico. Queste, invece, sono di fatto vere e proprie “chiavi” d’accesso a profonde conoscenze ed a verità altrimenti difficili se non impossibili da tramandare.
Oggi si assiste allo sterminio delle tradizioni, i costumi vengono rispolverati per carnevale e per le feste in maschera e chi li indossa non sa il perché e cosa questi hanno rappresentato. I media fanno a gara ad inseguire i gusti peggiori del pubblico e, se possibile, ad abituarlo a prodotti sempre più scadenti.
La scuola, riforma dopo riforma, ha praticamente eliminato per legge le materie che richiedono ragionamento autonomo e le ha sostituite con un “fritto misto” di nozioni scollegate, contrabbandate come moderne e utili all’inserimento nel mondo del lavoro. I genitori, in totale buona fede, ormai prodotti della devastazione culturale che ci hanno regalato i nostri “amici” a stelle e strisce, si preoccupano di preparare i loro ragazzi al lavoro (quale non è dato sapere), anziché alla vita. Si perpetra così ogni giorno l’assassinio della cultura con lo scopo evidente di creare masse di docili ignoranti, pronti ad acquistare l’ultimo prodotto di consumo ed a lavorare alle condizioni volute dai nuovi padroni, la grande finanza, che controlla governi, decide fusioni societarie, smembra aziende e riconverte lavorazioni di ogni genere e tipo a seconda delle sue esclusive convenienze.
Il risultato di ciò è sotto gli occhi di tutti, basta aprirli per vederlo, ma di fronte al rifiuto di questo semplice e naturale esercizio posso comunque cercare di descriverlo: totale incertezza e mancanza di controllo sul proprio destino; impossibilità di salire la scala sociale attraverso capacità e impegno, ormai sostituiti in ogni angolo della società da arrivismo, servilismo e bassa furbizia.
Si è gettato alle ortiche il nostro passato, la nostra storia, quella vera, quella del “mondo celtico”, portatore di un messaggio di assoluta armonia con l’universo e con la Terra, si è scelto di percorrere una strada senza ritorno accecati dall’illusione che il denaro può tutto e così si sono perse le “chiavi” per entrare nei segreti della magia terrestre e lunare. La via per la conoscenza è fatta d’immaginazione, va percorsa a cuore aperto, a mente sgombra, senza pregiudizi, diversamente la grande foresta misteriosa e magica del nostro io più profondo verrà rasa al suolo da finanzieri, mercanti, truffatori, spacciatori e politici senza scrupoli.
Il Segretario Federale
Paolo Bini