Gli oscuri perché dell’Occidente
Mettiamo subito in chiaro una cosa fondamentale perché nel nostro Paese ciò che più facilmente può accadere è di essere fraintesi o, peggio, strumentalizzati. Italia Terra Celtica condanna fermamente gli attentati terroristici di Parigi. Italia Terra Celtica, però, non ha intenzione di “sguazzare” nel sangue delle vittime dell’ISIS per dare “fiato alle trombe” e per cercare consensi politici. Questo modo di fare non ci appartiene, il qualunquismo lo lasciamo volentieri, come abbiamo sempre fatto, a chi ci accusa di fare “antipolitica”. A Parigi ci sono stati 129 morti e 352 feriti, molti di questi gravissimi e sinceramente non ce la sentiamo di unire la nostra voce alla cascata di parole, tutte poco serie, con cui i politici di mezzo mondo vogliono far credere si possa combattere il terrorismo. Non abbiamo mai sentito, così tante volte, in un lasso di tempo così breve, l’inno della Francia; abbiamo, ovunque ci sia stato un evento sportivo, osservato un minuto di silenzio; giornali, radio e televisioni hanno cercato di vendere più copie e raccattare più share a colpi di titoli ad effetto, la maggior parte dei quali altro non hanno fatto se non evidenziare come la professione del giornalista nel nostro Paese non esista più!
Ora siamo tutti messi di fronte a ciò che l’Occidente ha creato, l’ISIS, che non esisteva prima che gli americani radessero al suolo l’Iraq e prima che i francesi facessero lo stesso con la Libia. Ora si può continuare a bombardare sin che si vuole, si possono aumentare le missioni e il numero di arei impegnati nella guerra al terrorismo, ma più morte si porta sul territorio del Califfato, più morte ci sarà sul nostro.
Un fatto inconfutabile è che l’Occidente è debole perché non ha più valori mentre quelli dell’ISIS ne hanno, pur sbagliati che siano, di fortissimi. La sola prospettiva di vita che si coltiva da noi è quella di riuscire ad avere l’ultimo modello di telefonino dove scaricare quante più “app” possibili immaginabili; di riuscire a passare dalla Fiat o dalla Renault alla Mercedes o alla BMW; di seguire la moda nel vestire; di avere ai piedi le Reebok o le Nike; di uscire a cena quanto più possibile e di organizzare pranzi di battesimo che sembrano matrimoni e matrimoni che sembrano eventi di stato. Questo è l’Occidente che vuole esportare il suo sistema di vita a suon di bombardamenti e che si permette di certificare quali siano i dittatori e i capi di stato illuminati e democratici. Questo è l’Occidente che ha foraggiato e sostenuto Osama Bin Laden, Saddam Hussein, Mu’ammar Gheddafi e Hosni Mubarak, lo stesso Occidente che li ha abbattuti consegnandoli alla storia come terroristi o dittatori. Tanto per capirci, è l’Occidente di Angela Merkel, la valorosa capo di stato tedesca, che dopo gli attentati allo Stade de France e al teatro parigino Bataclan aveva detto “Gli attacchi di Parigi non cambieranno il nostro modo di vivere” e a fargli eco il reggente della Federcalcio tedesca, Reinhard Rauball “L’amichevole Germania-Olanda si giocherà regolarmente il 18 novembre ad Hannover, il messaggio che vogliamo mandare deve essere chiaro, non ci faremo intimidire dal terrore e la decisione di giocare deve essere un segnale di solidarietà alle vittime e all’intero popolo francese”. Poi, il 18 novembre è arrivato ed è bastata una minaccia di bomba allo stadio di Hannover perché tutto il prode stato maggiore germanico facesse dietro front e la partita venisse annullata. Insomma, da una parte c’è chi crede in qualcosa, possiamo anche, giustamente, avere credenze diverse, ma non possiamo e non dobbiamo nemmeno pensare di poter schiacciare l’ISIS e il terrore che questo porta con sé continuando in questo modo, a lasciar fare a capi di stato, Francois Hollande e Barack Obama in testa, che prima di rispondere alle esigenze di sicurezza dei loro popoli e della popolazione mondiale, sembrano dover rispondere alle esigenze dei fabbricanti di armi.
Il Segretario Federale
Paolo Bini