Ci abbiamo messo cuore
Volevamo e vogliamo far diventare Italia Terra Celtica un movimento politico capace di convogliare la voglia di rinascita degli italiani, un fattore competitivo capace di contrastare il declino che per il nostro Paese sembra inarrestabile, riuscire ad essere qualcosa di più di un nuovo soggetto politico, un vero vettore per la crescita di tutti, di tutto il Paese. Questo era il sogno, mio e di tutti coloro che hanno dato tempo, denaro e amore per il progetto Italia Terra Celtica, il sogno che già dieci anni fa stava alla base di ciò che oggi stiamo realizzando nonostante l’ostracismo di tutti quelli che a parole dicono di voler salvare l’Italia, ma nei fatti la sprofondano ogni giorno di più verso il baratro del fallimento.
Avere un sogno è importante perché offre una visione del futuro, di quello che vogliamo diventare, di come vogliamo superare le difficoltà e le criticità, anche quando queste appaiono enormi e insormontabili. Avere un sogno ci permette di arrivare prima di altri a individuare i mali del nostro Paese, ci permette di essere liberi, di parlare alla gente con sincerità e di imprimere fiducia a coloro con cui veniamo in contatto.
Quella a cui abbiamo dato vita è una grande realtà e poco conta se l’informazione asservita alla partitocrazia romanocentrica e alle lobby di potere che la controllano hanno deciso che è meglio far finta che non esistiamo, i fatti, i contatti quotidiani che abbiamo, ci dicono altro, il nostro Triskel è diventato un simbolo per tutti coloro che lottano per la libertà, un vero “marchio di fabbrica” che identifica Italia Terra Celtica in tutta Europa. E’ ciò che ci dà la forza di prendere in mano il nostro destino per cercare di cogliere opportunità dove la maggior parte delle persone vede solo rischi e pericoli. E’ il sogno che un po’ alla volta si trasforma in realtà, giorno dopo giorno, cercando di fare sempre meglio, di dare il meglio di noi stessi, facendo politica onestamente, rifiutando il contagio partitocratico e non facendo mai mancare il nostro impegno. E’ stata dura ed è durissima, pochi ci credevano, quando Italia Terra Celtica ha preso vita, ognuno di noi ha perso molti “amici”, in tanti, da bravi italioti, hanno trovato tutte le scuse possibili e impossibili per tirarsi indietro, hanno preferito non far nulla e andare ad ingrossare le fila, già stracolme, di quelli che “lamentarsi e bello” e “non far niente per cambiare lo è ancora di più”.
Noi, però, in questi 10 anni ce l’abbiamo fatta e ce la faremo ancora. Abbiamo messo i nostri sindaci, assessori e consiglieri in qualche piccolo comune, abbiamo fatto vedere alla gente come Italia Terra Celtica con i suoi uomini sa fare amministrazione nonostante una tassazione banditesca che dirotta tutto verso Roma e nonostante leggi, leggine e cavilli burocratici che rendono quasi impossibile servire al meglio i propri concittadini. La gente lo ha capito, ha visto la differenza fra noi e gli altri e là dove abbiamo vinto, lo abbiamo fatto con percentuali che hanno superato il 75%. Dove, invece, siamo in minoranza, non ha potuto fare a meno di notare come i nostri uomini siano sempre propositivi e mai intendano l’opposizione come quella cosa dove si deve sempre dire di no a tutto solo perché le proposte vengono da altri.
Il percorso è ancora lungo, lunghissimo, cambiare in questo Paese è difficile, più difficile rispetto a qualsiasi altro, da noi la politica è sempre stata intesa come quella cosa a cui andare a chiedere favori in cambio del voto e mai come quella cosa che avrebbe dovuto, nel rispetto delle regole democratiche, stabilire diritti e doveri di tutti, eliminando la depravazione partitocratica che di fatto ha diviso gli italiani in cittadini di “serie A”, “serie B” ecc., sino ad arrivare agli sfigati di terza categoria che sono quelli per i quali il nostro Stato partitocratico ha previsto un futuro fra coloro che per mangiare sono costretti a mettersi in fila alle mense della Caritas.
Italia Terra Celtica si sta organizzando per grandi sfide, sta selezionando donne e uomini per gli appuntamenti elettorali più importanti dai quali bisogna necessariamente passare per arrivare a realizzare il grande sogno di un’Italia federale, democratica, libera dal giogo della partitocrazia romanocentrica. Ci abbiamo messo tutto l’impegno possibile e soprattutto, ci abbiamo messo il cuore, perché non siamo nati con la sola missione di creare un soggetto politico capace di andare a intercettare il voto degli italiani per salire nelle graduatorie dei risultati elettorali, nossignori, Italia Terra Celtica è nata per trovare nuove misure e nuove forme di efficientamento e organizzazione dello Stato. Un partito o un movimento in più non serviva e non serve, ce ne sono già tanti, anzi troppi, ma sono tutti uguali, hanno tutti un unico scopo: prendere il voto degli italiani e andare a spartirsi la torta con chi sino ad oggi ha fatto della razzia a danno della Nazione il suo unico scopo di vita.
Ricordo il manifesto del nostro primo Congresso Federale, recitava: “Obbiettivo Impegno”, ebbene, l’abbiamo mantenuto in pieno, siamo diventati quello che siamo mostrando con il lavoro quotidiano, anche e soprattutto nei momenti difficili, l’utilità e il valore della nostra azione. Mai abbiamo guardato solo a noi stessi, abbiamo, unici in Italia, osservato con attenzione l’evolversi della situazione politica, economica e sociale, cercando ogni volta nei bisogni e nelle necessità della gente la ragione del nostro impegno in politica. Non ci siamo tirati indietro di fronte a nessuna sfida che valesse la pena di essere affrontata, anche e soprattutto, quando il comportamento e l’approccio illogico alla politica degli italiani avrebbe consigliato chiunque ad abbandonare il campo.
Siamo stati coraggiosi e innovativi, quando, affrontando i problemi del Paese, abbiamo dettato i nostri 10 imprescindibili punti per uscire dalla crisi, ovviamente inascoltati dalla politica romanocentrica, ma, e questo fa certamente più male, o meglio delude molto, anche poco ascoltati dal popolo che, a sentire e leggere le critiche pervenuteci su alcuni di essi, ci pone necessariamente di fronte ad una domanda: “Ma quando in questo ultimo mezzo secolo i partititi romanocentrici hanno fatto scempio dell’Italia, dov’erano tutti quei cittadini attenti, che mentre a noi vanno a vedere i “puntini sulle i” a loro hanno permesso di ridurre la Nazione sull’orlo del fallimento ed hanno permesso di trasformare la nostra meravigliosa Terra in un’immensa discarica a cielo aperto?”
Sarebbe importante se qualche criticone trovasse il tempo e gli argomenti per risponderci, comunque, fermo restando che le critiche, quando portano con sé delle proposte, sono sempre bene accette, Italia Terra Celtica è conscia che nel suo cammino qualche errore l’ha commesso e da questi abbiamo cercato di trarre insegnamento per dare agli italiani un progetto di lungo termine capace di coinvolgere la grande platea di cittadini, imprese e istituzioni che è l’Italia.
Forza, Saggezza e Amore è ciò che racchiude in sé il nostro simbolo, il Triskel. Noi cerchiamo di metterci impegno, entusiasmo e coraggio.
I nostri valori, ciò in cui crediamo sono diventati i nostri tratti distintivi, la nostra cultura, vogliamo essere il Movimento della crescita, della crescita dell’Italia e per questo ci rivolgiamo agli italiani che delle promesse e del comportamento dei partiti romanocentrici non ne possono più. Il nostro progetto è ambizioso e l’obbiettivo che ci proponiamo lo è ancora di più, chi ha l’ambizione di esserci, di essere un guerriero che si batte per liberare l’Italia dalla partitocrazia, sa che noi ci siamo, ci abbiamo messo cuore, ma serve che ce lo mettano milioni di italiani e allora sarà Libertà!
Il Segretario Federale
Paolo Bini